Richiedi un preventivo gratuito

Sicurezza sul lavoro e organizzazione aziendale, Working Papers Olympus 28

URBINO – Pubblicato dall’Osservatorio Olympus il Working Paper n. 28/2013 Sicurezza (del lavoro) e organizzazione (aziendale) a cura di Francesco Bacchini, professore aggregato di Diritto del lavoro e delle relazioni industriali e sindacali nell’Università di Milano-Bicocca

Il saggio analizza il binomio azienda/organizzazione quale nucleo fondamentale della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro con la finalità di dimostrare che l’organizzazione aziendale richiesta dalla normativa per la gestione della sicurezza, è un modello necessario non solo per il rispetto delle norme ma per lo stesso sviluppo dell’impresa perché favorisce i processi produttivi e promuove migliori prestazioni.

Il lavoro si sviluppa a partire dalla considerazione sul fatto che sia necessario cambiare approccio e punto di vista sulla sicurezza del lavoro in azienda. Troppo spesso la sicurezza è vissuta come qualcosa di estraneo e imposto dall’esterno, qualcosa da costruire da capo e cui doversi con fatica adattare, atteggiamento questo che ostacola una piena adesione alle regole e ne riduce l’efficacia. L’organizzazione richiesta dalla normativa invece, può coincidere perfettamente con l’assetto organizzativo aziendale migliore, per il suo benessere e per la produttività.

L’autore parte pertanto dall’analisi del sistema azienda, per capire in che modo la norma giuridica sulla sicurezza possa entrarci in relazione.

I riferimenti che sanciscono la centralità dell’organizzazione aziendale nella gestione degli obblighi di sicurezza sono diffusi nel D.lgs. n. 81/2008, e in particolare, evidenzia l’autore, alla lett. b del comma 1 dell’art. 15, nelle definizioni di cui all’art. 2, lett. b, c, d ed e, gli artt. 28 e 29 sulla valutazione dei rischi, l’art. 299 sull’esercizio di fatto dei poteri direttivi e sulle relative posizioni di garanzia.

Il binomio azienda-organizzazione nel Testo Unico, si fonda “sull’individuazione sistemica degli incarichi funzionali: in base alla definizione dei processi aziendali, alla divisione del lavoro, secondo le specializzazioni professionali, vengono individuati i ruoli dell’organizzazione aziendale che devono, proceduralmente, provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza e salute sul lavoro. In conseguenza di tale procedimento, attraverso il conferimento di compiti(gestionali, organizzativi, di controllo operativo e di esecuzione del lavoro), si costituiranno, ex legge, le posizioni di garanzia: di datore di lavoro (con la facoltà, parziale, di delega e subdelega), di dirigente e preposto (espressamente individuate dal legislatore all’art. 299 del d.lgs. n. 81/2008) ma anche di lavoratore(discendendo il suo status di garante indirettamente dall’art. 20 del T.U.), ovvero la ripartizione soggettiva gerarchico-funzionale del dovere di sicurezza e della relativa responsabilità antinfortunistica”. 
 
Il saggio si sviluppa quindi analizzando la struttura organizzativa aziendale relativa alla sicurezza sul lavoro. Particolare rilievo viene dato all’analisi critica dei risvolti giuridici e di sicurezza della possibilità di delega di funzioni, che, in forza dell’art. 16 del D. Lgs 81/08. “si concretizza nell’attribuzione, facoltativa, mediante trasferimento ad uno […] o più soggetti, in alternativa o ad integrazione e perfezionamento del “sistema gerarchico”, di specifici poteri decisionali ed attività gestionali aziendali, propri del datore di lavoro (ma anche del dirigente), alfine di adempiere (più efficacemente) a tutti o particolari obblighi di sicurezza salute sul lavoro”. 

L’autore quindi confronta il “sistema gerarchico-funzionale” e il “sistema per delega”, ne mette in luce effetti ed efficacia, fino al quesito a monte dell’opera: “se esiste un reale dualismo tra la struttura organizzativa aziendale e la struttura organizzativa della sicurezza sul lavoro, posto che, sino ad ora, tali strutture sono state (e ancora sono, invero), spesso, contrapposte”.

Questa la conclusione: “la matrice dell’organizzazione antinfortunistica prevista dal T.U. Sicurezza non comporta, dunque, alcuna modifica, alcuna variazione rispetto alla normale matrice organizzativa aziendale, generando, anzi, un rilevante vantaggio funzionale e ciò in quanto le misure tecnico-gestionali di sicurezza migliorano il processo produttivo ed il lavoro ad esso necessario, così da rendere l’attività aziendale più efficace ed efficiente. Il precetto antinfortunistico-organizzativo non si pone più, dunque, solo come un comando esterno, ma assume una dimensione interna e strategica, divenendo un fondamentale strumento per il raggiungimento degli obiettivi economici aziendali. È per questo motivo che una moderna organizzazione aziendale deve oggi essere rappresentata da una struttura organizzativa unitaria, funzionale, efficiente, efficace, sicura, capace di garantire, insieme al rispetto delle persone e delle regole, business e performances”. 

Per approfondire: Working Paper 28/2013

Ti potrebbe interessare

Contenuti sponsorizzati
    Condividi questo articolo