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Gli autisti di autobus sono i lavoratori più stressati

ROMA – Qual è il lavoro più stressante del mondo? L’autorevole rivista scientifica Journal of Occupational Health Psychology ha pubblicato uno studio condotto da ricercatori inglesi mettendo a confronto un centinaio di mestieri. Gli studiosi inglesi hanno stabilito che i più stressati sono gli autisti di autobus.
Il fattore che determina l’innalzamento dei livelli di stress per gli autisti è in particolar modo la paura costante di essere aggrediti, sia verbalmente che fisicamente.

Il lavoro di un’autista di autobus è caratterizzato da svariati fattori che possono esser fonte di stress ma quella percepita più logorante è il sentirsi sempre sotto minaccia. Gli autobus sono frequentati da moltissime persone, che spesso sono poco pazienti se non nevrotiche o irascibili, persone che non sanno contenere scontento e manifestazioni rabbiose di disagio, persone che non rispettano le regole, ma anche veri e propri criminali che possono passare alle mani da un momento all’altro.

Così questa sensazione di sentirsi in pericolo è più forte dal logorio dovuto al traffico, al caos della circolazione, ai turni di lavoro pesanti, ai rumori, allo smog, al rischio di provocare o essere coinvolti in incidenti.

Il disagio che gli autisti accusano non si limita a danneggiare la salute mentale ma impatta pesantemente lo stato fisico di questi lavoratori. Recentemente una università americana, la Cornell, ha stilato la graduatoria dei lavoratori più esposti a malattie cardiocircolatorie e gastrointestinali e anche in questa lista gli autisti di autobus figurano ai primi posti.

Il livello di stress cui gli autisti di autobus sono sottoposti è simile a quello di pompieri, tassisti e chirurghi. Fattore più forte di stress per i pompieri sono i turni massacranti e il dover operare nelle più difficili condizioni metereologiche; per i tassisti sono gli orari di lavoro notturno o nei giorni festivi quando gli altri riposano, in un ambiente poco salubre ed esposti a rischio di aggressione; i chirurghi sono stressati a causa del lavoro da fare in emergenze e con orari incerti, dovendo prendere spesso decisioni tempestive e senza potersi permettere di sbagliare.

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