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La valutazione del rischio per addetti alle casse dei supermercati

PADOVA –   Il CRREO, Centro Regionale di Riferimento per l’Ergonomia Occupazionale della Regione Veneto ha prodotto delle linee guida per la valutazione del rischio e delle soluzioni ergonomiche per gli addetti alle casse dei supermercati.
La pubblicazione è stata realizzata da un gruppo di lavoro cui afferivano dottori di dieci diverse SPISAL della regione veneto coordinati dal dottor Doriano Magosso responsabile del CRREO presso lo  SPISAL della Ausll 17 di Padova.
Il CRREO, istituito nel 2003 dalla Regione Veneto, ha l’obiettivo di promuovere il miglioramento della salute dei lavoratori esposti a rischi disergonomici. Tra questi lavoratori una categoria particolarmente esposta a patologie causate da errata postura e ripetitività dei movimenti è risultata essere quella dei cassieri dei supermercati.

La scelta di concentrarsi su questa categoria è nata dalla richiesta delle organizzazioni sindacali, a seguito anche dei dati rilevati sulla incidenza di patologie  a carico degli arti superiori che colpiscono questi lavoratori due volte più di quanto non accada a chi non è esposto a questi rischi.
Il documento si proporne di analizzare il rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori, le posture incongrue, i ritmi e l’organizzazione del lavoro per i cassieri di supermercati e di formulare indicazioni su come valutare questi rischi e quali misure adottare per proteggere i lavoratori.
Nel comparto dei supermercati in Veneto lavorano circa 20.000 addetti tra cui svariati cassieri impiegati prevalentemente in ipermercati dove il lavoro alla cassa è estremamente ripetitivo e intenso.
I rischi lavorativi che i cassieri corrono sono prevalentemente di tipo ergonomico: i parametri ergonomici sono raramente considerati nella predisposizione dei posti cassa, pensati soprattutto per facilitare l’accesso al cliente e la sicurezza nel maneggiare il denaro, ma  tutto questo va discapito del lavoratore.

Studi epidemiologici condotti in America ma anche in regioni italiane quali la Lombardia e la Toscana, hanno mostrato che questi lavoratori soffrono di patologie  a carico dell’arto superiore e di cervicalgie o lombalgie, a causa delle condizioni cui sono sottoposti nel luogo di lavoro.
Per eseguire una corretta valutazione dei rischi cui questi lavoratori sono sottoposti il CREEO ha individuato il metodo OCRA, ideato dalla NIOSH, agenzia federale statunitense per la Salute e Sicurezza sul Lavoro, come il più efficace.
Secondo questo metodo la valutazione del rischio dei movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori deve essere identificato e quantificato attraverso

  • la valutazione di carenza di periodi di recupero adeguati;
  • l’alta frequenza e ripetitività dell’azione;
  • l’uso eccessivo di forza;
  • l’assunzione di posture incongrue e l’esecuzione di movimenti inadeguati e/o ripetuti uguali a sé stessi più volte.

La valutazione dell’esposizione a questo rischio per gli addetti alle casse implica poi un’attenta analisi dell’organizzazione del lavoro: tipologia di turni e distribuzione nell’arco della settimana.
Il rilevamento dei dati per la valutazione va fatta raccogliendo dati aziendali e analizzando videoriprese dei cassieri al lavoro.

Tra le informazioni in possesso dell’azienda si potranno raccogliere dati su turni di lavoro, afflusso medio di clienti per operatore/cassa, numero medio di pezzi passati allo scanner per operatore/cassa nell’arco del giorno, della settimana, ecc.
Le videoriprese forniranno invece dati sulla lunghezza del ciclo di lavoro, sulla lunghezza dei tempi di recupero, sulla ripetitività e qualità dei movimenti effettuati ecc.
Sulla base dei dati rilevati sarà quindi possibile compilare la check list OCRA da cui si ricava un indice di esposizione.
Come proteggere questi lavoratori dai rischi cui sono esposti? Molto può fare l’ergonomia. A questo proposito le linee guida forniscono una serie di soluzioni per mettere il lavoratore nelle migliori condizioni di lavoro facendo in modo che  la postazione cassa sia progettata secondo standard ergonomici che riguardano la quota e profondità del piano di lavoro, la larghezza e profondità del posto di lavoro, la profondità del vano cassa, il verso della cassa, la collocazione dello scanner, della tastiera, dell’emettitore di scontrini e del cassetto dei soldi.

Laddove i lavoratori risultino esposti a rischi medio-alti,  il datore di lavoro dovrà pertanto procedere alla riprogettazione dei posti di lavoro, oltre a riorganizzare orari  e turni, fornire adeguata formazione e informazione ai lavoratori, che dovranno inoltre essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.

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