ROMA -“Dieci domande per un centro ANFOS”. Rag. Michele Russo, direttore generale della Spectra Sas di Faicchio, in provincia di Benevento, società nata dall’incontro di figure professionali con esperienze professionali nel settore ingegneristico, tecnico, aziendale, di consulenza che fornisce servizi strutturati in quattro macroaree operative: tecnica, consulenza, formazione, prove e indagini strumentali.
Di cosa si occupa il suo centro di formazione?
Progettiamo corsi e percorsi didattici per le diverse categorie professionali, in materia di sicurezza luoghi di lavoro, certificazione energetica degli edifici e termografia, avvalendoci di figure professionali e docenti di comprovata esperienza, quali l’ing. Michele Pennella, l’ing. Carmine DI Nello, il dott. Francesco De Risi e l’ing. Gianpaolo Porto.
Da quanto tempo opera in questo settore?
Con Spectra operiamo dal gennaio 2010, ma sia il sottoscritto che i soci e i collaboratori della struttura hanno esperienza pluriennale nel settore formazione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?
Tutti i corsi in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, RSPP datore di lavoro, RLS, primo soccorso, antincendio, mulettisti e carrellisti, Ponteggi, operatori macchine da cantiere, Piattaforme aeree, operatori di escavatore, corsi per stress e videoterminalisti, e come accennato certificazione energetica e termografia.
La vostra società eroga anche altri servizi?
Sì nostra finalità prioritaria è quella di incontrare i diversi target di clientela, e attraverso capacità tecnico scientifiche e gestionali, affrontare e risolvere problematiche complesse e legate agli adempimenti indicati dalle cogenti normative. Flessibilità e problem solving sono il biglietto da visita della Spectra il cui raggio di azione si articola su tutto il territorio nazionale. Oltre alla formazione, offriamo quindi servizi a 360 gradi ad aziende ed enti, quali la redazione dei documenti previsti dal D.lgs 81/08: DVR, DUVRI, valutazione del rischio chimico, valutazione stress, rumore e vibrazioni, atmosfere esplosive, campi elettromagnetici etc.
Inoltre è presente un team di professionisti per l’assunzione dell’incarico di RSPP esterno, la gestione della sorveglianza sanitaria, le verifiche periodiche degli impianti ai sensi 462/01.
Operiamo anche in ambito HACCP, con la redazione dei documenti e dei manuali previsti dalla CE852/04, e alla formazione degli addetti che operano nella manipolazione degli alimenti, oltre all’assistenza per le analisi di laboratorio per i tamponi superficiali, le acque e gli alimenti. È presente una vasta area tecnica di progettazione edile, calcoli strutturali, rilievi topografici, certificazione energetica ed indagini termografiche. Inoltre un settore dedicato alle prove e indagini su strutture, quali pull-out, martinetti, indagini penetrometriche, prove di carico, ultrasuoni e carotaggi. Infine ci occupiamo di emissioni in atmosfera e gestione delle acque, abbracciando tutte le problematiche di natura ambientale.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
Al momento c’è una forte richiesta di formazione per gli operatori di macchine e per l’adeguamento dei nuovi Accordi Stato Regioni, sia per lavoratori che per datori di lavoro.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
Le problematiche che riscontriamo spesso, sono dovute alla mole di adempimenti cui le aziende e gli enti sono sottoposti, oltre ai costi per ottemperare alla normativa e ai tempi di lavoro sottratti ai normali cicli produttivi.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Sinceramente la sensibilità e la coscienza dell’utilità della formazione da parte dei datori di lavoro non manca, ma spesso nel 90% dei casi parliamo di microaziende, con 2 o 3 dipendenti, dove il datore di lavoro è il factotum oberato di impegni, che “subisce” l’allineamento alle normative sulla sicurezza e non già se ne sente parte attiva.
Se poi aggiungiamo che la formazione è a totale carico del DDL e le ore di formazione devono essere previste durante l’orario di lavoro, si intuisce che un qualche incentivo “concreto” non guasterebbe.
Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?
Per avere un supporto continuo e costante circa gli aggiornamenti normativi, e per poter usufruire del beneficio di essere parte di una struttura che mette a disposizione strumenti fruibili per i formatori.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Avendo esperienza diretta, riteniamo che la cosiddetta formazione frontale, cioè quella che si svolge in aula, abbia maggiore efficacia rispetto alle nuove tecniche di FAD, in quanto consente un’interazione diretta tra discente e docente.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?
Che è una buona legge, perfettibile ma buona e anche efficace, forse bisognerebbe snellire gli adempimenti per le aziende, e magari immaginare un regime di incentivazione concreto per invogliarea fare formazione con serietà e professionalità.