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Formazione, consulenza e sicurezza nei cantieri, ing. Marco Bernini Cecina

LIVORNO – “Dieci domande per un centro ANFOS”. Ing. Marco Bernini titolare dell’omonimo studio professionale a Cecina, in provincia di Livorno. Una realtà giovane e impegnata nell’ambito della sicurezza e che affianca alla formazione attività di consulenza , progettazione e coordinamento della sicurezza nei cantieri.

Ing. Bernini, di cosa si occupa il suo centro di formazione?

Il centro si occupa principalmente di fornire un punto di riferimento per le aziende che operano nel territorio della Toscana costiera, cercando di promuovere la cultura della formazione dei dipendenti e dei datori di lavoro in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare cerchiamo di offrire un servizio personalizzato secondo la tipologia di clientela, che parta dalla effettuazione di corsi sia in sede che presso il cliente, sino ad arrivare, quando richiesto, alla redazione di DVR e all’assunzione del ruolo di RSPP esterno.

Da quanto tempo opera in questo settore?

Il centro si occupa di formazione da circa 3 anni, anche se la mia esperienza nel campo della sicurezza sul lavoro risale ai primi anni 2000, maturata prima nell’ambito di una grande azienda a partecipazione pubblica poi come studio privato dal 2008.

Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?

Al momento sono attivi i seguenti corsi: Primo soccorso e gestione delle emergenze, Addetto antincendio rischio basso e medio, RSPP (datori di lavoro e moduli A, B9, B6, B4, C), Addetto montaggio, smontaggio e trasformazione ponteggi (formazione addetto, preposto e aggiornamenti), Coordinatori della sicurezza (corso base e aggiornamento), R.L.S., Gruista, Preposto e Mulettista.

La vostra società eroga anche altri servizi?

Il nostro centro si occupa di consulenza in materia di sicurezza sul lavoro per le aziende, offrendo la disponibilità per ricoprire il ruolo di R.S.P.P. esterno, o anche limitatamente all’attività di verifica della situazione in essere e alla stesura del documento di valutazione dei rischi. Un’importante attività è costituita dalla redazione di valutazioni del rumore e vibrazioni, effettuate con strumentazione di classe 1 rispondente agli attuali standard legislativi.

Una porzione importante della nostra attività, derivante dalla nostra esperienza nel settore edile e infrastrutturale, si svolge nei cantieri edili, ove con i miei collaboratori ing. Claudia De Trane, ing. Letizia Pavoni e arch. Emiliano Orsini, ricopriamo il ruolo di Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, oltre ad altre attività che completano il ventaglio di servizi alla committenza (progettazione impianti termici, elettrici, antincendio, progettazione e verifiche acustiche, oltre ad ovviamente la progettazione architettonica).

Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?

Sicuramente oggi viviamo una fase di forte difficoltà da parte delle aziende, per le quali l’investimento sulla sicurezza a volte non riveste carattere prioritario. Spesso ne comprendono l’importanza successivamente a un controllo o peggio a un infortunio. Il nostro obiettivo è quello di agire preventivamente offrendo un calendario articolato, con la massima flessibilità per intervenire anche a domicilio, così da soddisfare le esigenze della clientela. Comunque i più richiesti sono i corsi di Primo soccorso e gestione delle emergenze, di Addetto antincendio rischio basso e buon ultimo il corso di R.S.P.P. per datore di lavoro, anche se molti si stanno sempre più affidando a noi come RSPP esterno, in quanto dà loro maggiori garanzie e gli consente di ricevere continui aggiornamenti.

Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?

Le principali criticità riguardano una completa assenza di una cultura della descrizione delle fasi lavorative così da rendere lineare la valutazione dei rischi. Lavoriamo molto anche per le aziende appaltatrici cercando di redigere Piani di Sicurezza (POS) e DVR che non siano trattati di estratti normativi ma manuali semplici e comprensibili per fare bene e in sicurezza il proprio lavoro. Ho visto troppo spesso lavoratori che non capivano niente di ciò che era scritto nei loro DVR. Una volta semplificati, diventano utili strumenti. Cioè che ritengo importante sottolineare infine, è il fatto che un buon DVR deve essere un documento dinamico, che contiene tutti gli aggiornamenti sulla formazione, sui cambiamenti aziendali, deve essere “vissuto”. Diffido sempre dei documenti “lucidi”, quando vedo carte sgualcite capisco che quello è uno strumento che viene utilizzato.

Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?

Ritengo che una parte consistente dei datori di lavoro non siano ancora sufficientemente sensibili ai temi della sicurezza, che non siano abbastanza informati sugli obblighi di legge ai quali sono soggetti e che nella maggior parte dei casi eseguano una formazione troppo superficiale dei lavoratori dipendenti. Sono pochi i casi illuminati con cui si lavora programmando correttamente i tempi e i modi di effettuazione della formazione. La nostra soddisfazione è però quella di vedere soddisfazione nei clienti che credono in noi e che dopo riescono a impostare correttamente la gestione della sicurezza.

Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?

Perché mi è sembrata sin dall’inizio un’associazione che offriva un servizio ben strutturato, con completezza di informazione sulla propria piattaforma telematica, e che dimostrasse di avere le carte in regola per rispettare i requisiti richiesti dalla legge. Sensazioni che vengono confermate giorno dopo giorno in questi tre anni di collaborazione.

Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?

Ritengo che gli strumenti di formazione più efficaci siano i corsi svolti direttamente in aula (al momento non offriamo corsi online, la nostra clientela non si è dimostrata molto pronta) corredati da prove pratiche esplicative che meglio riescono a far memorizzare ai corsisti le nozioni fondamentali.

Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?

La definirei un diamante ancora in parte grezzo, con molte potenzialità ancora da sfruttare. È una buonissima base, adesso tocca ai professionisti impegnarsi per farne comprendere l’importanza di una corretta applicazione. Noi in questo vogliamo essere in prima fila.

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