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Amianto, aperto a Torino l’appello nel maxi processo Eternit

TORINO – Iniziato ieri nella maxi aula 1 del palazzo di Giustizia di Torino l’appello del processo Eternit. L’atto successivo e conseguente alla condanna a 16 anni comminata il 13 febbraio 2012 a Stephan Schmidheiny e  Louis de Cartier ex vertici della multinazionale svizzera.

Il processo è presieduto dal giudice Alberto Oggè, con Elisabbetta Barbero e Flavia Nasi giudici a latere. L’accusa è guidata ancora una volta dai pm Raffaele Guariniello, Gianfranco Colace e Sara Panelli. I pm hanno annoverato nel nuovo dibattimento 2 mila decessi da amianto. Richieste di giudizio anche per la prescrizione decisa in primo grado per il disastro doloso negli stabilimenti di Bagnoli e Rubiera. Oggetto di discussione giuridica nei mesi seguenti la prima sentenza.

I difensori dei due imputati, ieri assenti e dichiarati in contumacia, hanno presentato più di 600 pagine nelle quali viene richiesta la revisione totale della sentenza di primo grado fino all’annullamento stesso del procedimento, con il reato ritenuto giudicabile da Corte d’Assie e non da Tribunale.

I due imputati intanto stanno rifiutando il pagamento dei 98 milioni di euro di risarcimento disposto un anno fa. La guardia di finanza sta da tempo compiendo accertamenti sul patrimonio della multinazionale. Tre parti civili hanno ritirato la propria causa nei confronti di Stephan Schmidheiny dopo aver raggiunto un accordo.

Ieri Torino è stata invasa da centinaia di persone provenienti dai luoghi interessati dal processo. Per permettere loro di assistere alla prima udienza il Tribunale ha disposto l’utilizzo della maxi aula 2 e dell’aula Magna. Il processo è andato inoltre in scena a telecamere accese e la Provincia di Torino ha trasmesso una diretta  in streaming, su una pagina del proprio dedicata e che consigliamo di monitorare nei giorni a venire.

Il presidente di Corte Oggè ha infine disposto il calendario delle udienze. Ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Lunedì 18 febbraio la relazione dei giudici di Corte.

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Ancora amianto. Il 13 febbraio a Pisa il giudice del lavoro Elisabetta Tarquini ha condannato la società Saint Gobain al pagamento di più di un milione di euro per il risarcimento delle famiglie di due lavoratori deceduti nel 2007.

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Ancora il 13 febbraio, a Milano, il gup Elisabetta Meyer ha rinviato a giudizio l’ex presidente Enel Francesco Corbellini e cinque dirigenti della centrale termolelettrica di Turbigo con l’accusa della morte di otto dipendenti dovuta a mesotelioma pleurico. Pm Maurizio Ascione. Prima udienza il prossimo 15 maggio.

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