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Dichiarazioni e interviste da Ambiente Lavoro 2023

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Si è conclusa la 43° edizione di Ambiente Lavoro, Bologna Fiere dal 10 al 12 ottobre 2023. 7152 visitatori accolti, +46% sull’edizione 2022, 132 le aziende coinvolte. Un’edizione importante che si è concentrata su salute e sicurezza lavoro ovviamente, sostenibilità, digitalizzazione del lavoro. Numeri in crescita, che già chiamano la prossima e già annunciata edizione del 2024.

Di seguito impressioni e dichiarazioni raccolte da Quotidiano Sicurezza nella nella tre giorni in Fiera e durante i convegni nazionali, istituzionali.

Pavarelli, Ambiente Lavoro

A partire da Marilena Pavarelli, project manager della manifestazione. “In trent’anni abbiamo visto una progressione al meglio, se restringiamo però il campo agli ultimi dieci, ruotiamo sempre intorno a mille morti sul lavoro all’anno e le malattie professionali crescono. È su questo che bisogna insistere, con concretezza, su istanze ben note, è su questo che si è focalizzata questa edizione di Ambiente Lavoro.

Dovremo impegnarci ancora, per non sentirci sconfitti. I numeri rispetto al passato sono oggettivamente cambiati ma non è sufficiente e dobbiamo continuare. A partire dall’attenzione riservata alle piccole realtà produttive, dove risiede la gran parte del mondo lavorativo.

Parlare poi di tecnologia e di nuove generazioni. Durante la manifestazione ho osservato dei ragazzi salire sui simulatori che immediatamente hanno allacciato le cinture. Bravi, segno di cultura e di comportamenti curati sui quali dobbiamo investire. Segno di attenzioni e necessità presenti e se vogliamo anche della volontà dei ragazzi di ottenere opportunità lavorative che possano tutelare la propria salute e la propria integrità psicofisica. In ogni mansione. Volontà alle quali occorre rispondere con luoghi di lavoro adeguati e consapevoli.

Ambiente lavoro è utile anche a questo, a far incontrare decine di realtà, consulenti, aziende, attori del mondo del lavoro che portano avanti le varie istanze della cultura della sicurezza nel tessuto produttivo italiano.

Quest’anno abbiamo inserito il tema della sostenibilità, in parte legato al fattore ambiente e la sostenibilità lavorativa per la quale la salute e la sicurezza sul lavoro sono un pilastro. L’attenzione alle risorse umane, allo stare bene in azienda, la responsabilità sociale d’azienda. Fattori importanti per raggiungere performance di sicurezza adeguate. Un tema cardine attorno al quale si innescano collaborazioni trasversali, responsabile risorse umane, dell’ambiente, il manager della sostenibilità. La gestione delle emergenze, epidemiologiche e ambientali, come le alluvioni, recenti, della nostra regione.

Le varie professionalità aziendali dovranno essere in grado di potenziare la propria collaborazione per la sostenibilità e per la qualità della vita sul lavoro. Penso ad esempio anche al tema degli operatori sanitari, una professione divenuta sempre più pressante e dura.

L’invito è per l’edizione 2024, dove continueremo a parlare di sicurezza in senso puro e di sicurezza in connessione ancora con sostenibilità, risorse umane, ambiente. L’edizione 2023 è stata molto buona, con un buon aumento di visitatori, spia sia di un interesse recuperato, sia di un ritrovata volontà di ritorno alla fiera, all’aggregazione, al contatto visivo, sospesi negli anni di Pandemia”.

On. Rizzetto

L’on. Walter Rizzetto, presidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato, che così ha commentato richiamando la proposta di legge sull’Introduzione dell’insegnamento, nelle scuole secondarie di secondo grado, del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Occorre insegnare a scuola il diritto del lavoro e la cultura della sicurezza sul lavoro, in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Abbiamo studenti che sono bravissimi a parlare le lingue, bravissimi con l’informatica e devono essere bravi anche con la sicurezza rispetto ai propri luoghi di lavoro, devono avere perlomeno una base sulla sicurezza nei propri luoghi di lavoro, perché molto drammaticamente ne va della loro salute e qualche volta anche della loro vita”.

Commissario Inail

Il commissario Inail, Fabrizio D’Ascenzo: “Un’ottima occasione per presentare la linea strategica Inail per quanto concerne la prevenzione, uno dei filoni di intervento preponderanti per il futuro, senza ovviamente trascurare gli altri.

Cerchiamo di porre il più possibile l’accento sulla prevenzione, in maniera tale da rafforzare le già buone politiche dell’Istituto e concretizzare ancora il nostro impegno. Auspicandoci che rinforzando l’attività preventiva si possa incidere maggiormente sul numero di infortuni che purtroppo rimane alto. La raccomandazione per le aziende è di cogliere le opportunità che forniamo, con l’attività di formazione, con i riconoscimenti alle imprese virtuose e con i bandi Isi. Dedicheremo al prossimo bando Isi circa 500milioni di euro, desideriamo che le aziende partecipino in maniera convinta, per investire sulla sicurezza”.

Presidente Anfos

Formazione, prevenzione, sostenibilità, sostanze chimiche, gestione delle emergenze, sicurezza macchine, sono alcuni degli argomenti trattati in Fiera, centrali nei convegni istituzionali.

Così il presidente Anfos Rolando Morelli: “Ancora una volta partecipiamo ad Ambiente Lavoro per presentare il nostro impegno quotidiano per la formazione e per la sicurezza, per fornire supporto e consulenza ai professionisti e alle imprese.

Da anni siamo in Fiera per questa occasione, come da anni siamo impegnati nell’offrire servizi che permettano alle aziende di seguire adempimenti, prassi e comportamenti adeguati e previsti dalla normativa.

Anno dopo anno aumentano le esigenze del mondo del lavoro, si differenziano i rischi, le emergenze di diverso tipo, ai quali datori di lavoro e lavoratori sono chiamati a rispondere.

Non rallenta ancora significativamente la curva di infortuni e malattie professionali, la cronaca di riporta spesso tragici eventi e di conseguenza occorre continuare ad agire, impegnarsi nella prevenzione, aggiornarsi anche per seguire le continue evoluzioni tecnologiche.

L’obiettivo primario è diffondere la cultura della sicurezza, migliorare la qualità della sicurezza, l’impatto e la percezione che di questa si ha”.

Scimonelli, Ministero Salute

Tra i convegni istituzionali, il “REACH-OSH_2023 – Sicurezza chimica”, a margine del quale abbiamo raccolto le dichiarazioni di Luigia Scimonelli, Ministero della Salute:

“È stato un convegno che ha messo in luce le novità delle modifiche al regolamento CLP in particolare sugli interferenti endocrini, la loro importanza e quanto la preoccupazione per la tossicità riproduttiva debba essere in qualche modo migrata nel contesto dei luoghi di lavoro.

Ha segnalato anche l’importanza del recepimento della direttiva 431, le novità riguardanti il regolamento Reach, tantissime, a partire dalle nuove restrizioni sui diisocianati, sulle microplastiche appena pubblicate e non possiamo che augurarci ulteriori eventi comunicativi. Per le persone, per chi è impegnato nell’implementazione delle nuove regole, lavoratori e imprese.

Vorrei raccomandare l’importanza per le imprese della revisione degli inventari delle sostanze, dell’attenzione sulle sostanze con tossicità riproduttiva e sulle sostanze che hanno proprietà di interferenza endocrina. Di impegnare anche i medici del lavoro, i medici competenti, per tracciare quelle che sono le esposizioni di lavoratori e lavoratrici, con le rispettive preoccupazioni sulle loro progenie. Dobbiamo tutti compiere altri sforzi per canalizzare ulteriori aggiornamenti regolatori, tenere il passo anche per quanto riguarda gli aspetti ambientali”.

Govoni, Regione Emilia Romagna

Presente Celsino Govoni, Regione Emilia Romagna: “Una giornata indetta per approfondire il nuovo approccio all’individuazione, valutazione e corrispondente adozione delle corrette misure di gestione del rischio chimico. Verranno forniti elementi per fornire massima attenzione alle corrette procedure da impiegare nei luoghi di lavoro sempre supportate dalla specificità dell’informazione, formazione e addestramento dei lavoratori in un’applicazione simultanea e sinergica fra Normativa sociale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e Regolamentazione Europea delle sostanze chimiche.

Appare evidente che il legislatore europeo intende impiegare la corretta applicazione dei Regolamenti REACH e CLP che sono in una fase di oculata revisione per supportare ed imprimere anche alla Normativa sociale, non solo una corretta individuazione delle sostanze chimiche nei luoghi di lavoro tramite la completezza, la coerenza, la correttezza e la qualità dei dati delle SDS e dei corrispondenti scenari espositivi, ma anche l’adozione di un rigoroso approccio operativo nell’impiego di quelle sostanze pericolose la cui classificazione ed etichettatura sono di esclusiva competenza della Commissione Europea.

In questo contesto di armonizzazione la Caratterizzazione e la Valutazione del rischio insieme alla Comunicazione del pericolo rappresentano la base per un corretto impiego nei luoghi di lavoro di quelle sostanze che sono da considerare gerarchicamente le più pericolose. Infatti, l’impiego delle sostanze cancerogene, mutagene, tossiche per la riproduzione, interferenti endocrine e sensibilizzanti per le vie respiratorie nei luoghi di lavoro rappresenta attualmente un elemento di massima attenzione per quanto riguarda la regolamentazione in materia di sostanze chimiche e la normativa a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori anche alla luce del prossimo recepimento nazionale della Direttiva (UE) 2022/431″.

Diegoli, Regione Emilia Romagna

Giuseppe Diegoli, Regione Emilia Romagna, per il convegno “Il ruolo del sistema di prevenzione nella gestione delle emergenze. “La sanità pubblica della Regione Emilia-Romagna già da diversi anni sta allestendo uno schema di risposta alle emergenze ambientali, sismiche, industriali, e alle emergenze epidemiologiche, sia in campo umano che in campo veterinario.

All’interno di questo percorso con l’incontro avuto ad Ambiente Lavoro, abbiamo voluto evidenziare le esigenze nella tutela dei lavoratori sia nell’ emergenza che nel post emergenza per il ripristino delle condizioni precedenti l’evento”.

Ospite del convegno è stata anche l’Organizzazione Mondiale della sanità, in relazione a quanto accaduto negli ultimi anni sul piano epidemiologico. Accanto a ciò ci siamo occupati delle emergenze ambientali con particolare interesse alle alluvionali, in riferimento ai fatti che hanno colpito la regione. Evidenziando il nostro modello regionale di prevenzione, che possa essere di aiuto anche per altri territori”.

Salio, OMS

Flavio Salio, Organizzazione Mondiale della Sanità: “Il convegno è stata l’opportunità per enfatizzare l’importanza della preparedness, dell’investire in piani di emergenza che tengano in considerazione sia la risposta rapida alle emergenze, sia la preparazione dello staff alla risposta. Un elevato numero di attività sono fondamentali per prevenire attraverso la preparazione, la prevenzione è importante ma deve essere unità anche una preparazione serrata di tutte le strutture competenti per la risposta all’emergenza. Ricordando l’importanza specifica del modello multifattoriale.

L’incontro è stata un’opportunità infine per dare risalto al lavoro che l’Organizzazione Mondiale della Sanità compie a supporto degli Stati membri e delle organizzazioni che si occupano di risposta alle emergenze”

Stacchini, Azienda USL Toscana

Quindi “dBA 2023 – Rischi Fisici nei luoghi di lavoro”. Nicola Stacchini, Azienda USL Toscana Sud Est e PAF Portale Agenti Fisici: “Quello di oggi è stato un ritornare alle origini al vecchio DL 277/91, al segnalare quanto di cruciale per la protezione dei lavoratori dagli agenti fisici. Ho voluto evidenziare quanto ogni documento di valutazione dei rischi compilato ai sensi del DLgvo 81/2008 debba riportare una fotografia della realtà dell’azienda, quanto sia fondamentale fare una compilazione verosimile, inserire dati corretti nelle valutazioni. Consigliando di fare dei calcoli più coerenti possibile, per la sicurezza dei lavoratori e perché poi per ogni documento piano piano ci sarà sempre la possibilità che qualcuno, degli Organi di Vigilanza, lo legga e ne tragga le doverose conseguenze, stante il perdurare delle malattie professionali legate al rischio rumore dopo 30 anni di leggi del settore”.

Neri, Azienda Usl Romagna

A margine del convegno “Sicurezza 2023 Macchine”, Pierpaolo Neri, Azienda USL della Romagna: “Abbiamo progettato il convegno con l’intento di prendere in esame gli elementi essenziali che possono incidere sulla sicurezza delle attrezzature: il tema della conformità delle attrezzature che nasce dal fabbricante, l’uso in sicurezza che può essere aiutato dalle nuove tecnologie, il contributo del legislatore europeo e nazionale (Nuovo Regolamento Macchine) il tema della formazione e addestramento che devono mirare all’efficacia e il contributo che possono dare soggetti pubblici e privati, aziende e associazioni nell’elaborare documenti per l’applicazione effettiva dell’uso delle attrezzature di lavoro e per contrastare gli infortuni sul lavoro.

Abbiamo cercato di mettere insieme tutti questi elementi per ottenere un quadro il più possibile completo; non esiste una macchina intrinsecamente sicura, esistono macchine che hanno tutti i previsti requisiti essenziali di sicurezza che devono essere utilizzate in modo sicuro; è un fraintendimento spesso frequente pensare alla macchina come sicura di per sé. La macchina sicura di per sé, conforme e che rispetti le norme è la base di partenza, l’indispensabile condizione iniziale, poi c’è l’utilizzo sicuro e corretto, sul quale devono intervenire aziende e lavoratori ed enti di controllo: e la necessaria formazione, che sia efficace e non formale, è una delle chiavi fondamentali.

Dobbiamo quindi mettere a sistema sia la regolarità delle attrezzature, sia la regolarità e correttezza nel loro utilizzo; la formazione deve essere efficace e mirata agli usi effettivi per i quali le macchine sono progettate e messe in servizio. Le tecnologie nuove possono fornire un significativo contributo e, anche se al centro c’è sempre l’uomo, la ricerca anche in questo campo offre spunti e modalità davvero interessanti”.

Bertoldo, Ausl Romagna

Per “Il Piano nazionale della prevenzione in edilizia e i piani mirati”, Michele Bertoldo, Ausl Romagna: “Il convegno ha trattato il Piano Nazionale della Prevenzione in Edilizia (PNE) 2020-25 e il rilancio della Seconda edizione del Concorso Nazionale sulle Buone Pratiche in Edilizia bandito dall’INAIL in collaborazione del Gruppo Tecnico della Conferenza delle Regioni e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. L’evento rientra tra le azioni previste dal PNE che prevede la realizzazione di Piani Mirati di Prevenzione – PP7 Edilizia in ogni singola regione e provincia autonoma.

Sono stati presentati i contenuti del concorso che è rivolto a imprese, professionisti ed enti pubblici. Queste tre categorie di soggetti potranno presentare entro il prossimo 5 dicembre progetti di Buone Pratiche in edilizia che saranno valutati da una Giuria composta da rappresentati dei soggetti organizzatori e potranno ricevere premi per ciascuna delle 3 categorie. Criteri e modalità di partecipazione sono sul sito INAIL. È stato, infine, illustrato lo stato avanzamento del PNE, con esempi di PMP regionali che hanno preso in esame le misure di prevenzione e protezione del rischio di caduta dall’alto nei lavori in quota e la sorveglanza sanitaria efficace”.

Luciano, Confsal

Giovanni Luciano, presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza sul Lavoro di Confsal, sul convegno “Educare alla prevenzione nella Scuola e nelle Aziende”: “Un evento con quattro panel centrati essenzialmente su concetto di educare alla prevenzione, andare persino oltre il concetto di cultura della prevenzione che già di per sé è fondamentale.

Uno dei quattro ha ospitato il presidente della Commissione parlamentare Lavoro, Walter Rizzetto che ha illustrato il nuovo disegno di legge “Introduzione dell’insegnamento, nelle scuole secondarie di secondo grado, del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro” che auspichiamo stia per arrivare in porto.

Tradurre il sapere nelle scuole, educare, un’esigenza fondamentale. Occorre investire molto di più sull’educazione alla sicurezza, a partire dalle nuove generazioni, dagli studenti e parallelamente sull’educazione degli stessi datori di lavoro”.

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