VICENZA – Per la rubrica “Dieci domande per un centro ANFOS” abbiamo intervistato Eugenio Stocchero, rappresentante della Direzione per la sicurezza e responsabile dell’Organizzazione tecnica dei corsi per la Lo. Mac. Srl di Torri di Quartesolo in provincia di Vicenza, centro di formazione e gestione della sicurezza sul lavoro.
Dott. Stocchero, di cosa si occupa il suo centro di formazione?
Lo. Mac. offre un servizio di consulenze e prestazioni professionali per la corretta gestione di quanto richiesto dalla normativa in tema sicurezza sul lavoro: consulenza, prevenzione, formazione, Medicina del lavoro. La nostra sede, vicina all’uscita dell’autostrada Vicenza est, possiede aule per docenza e un ampio spazio di magazzino per prove pratiche di carrellisti e movimentazione, antincendio e pronto soccorso.
Dispone inoltre di professionisti interni all’azienda per la gestione delle competenze generali e più comuni in tema di formazione e consulenza, e di una vasta rete di collaboratori/consulenti esterni esperti in specifici settori della sicurezza e gestione aziendale.
Da quanto tempo opera in questo settore?
Abbiamo iniziato l’attività all’interno e per conto di un importante gruppo del Nord – Est operando in importanti aziende del panorama industriale italiano.
Quali corsi sono attivati presso il vostro Centro?
Attiviamo i corsi base e relativi aggiornamenti per RSPP- datore di lavoro, RLS, pronto soccorso, antincendio (tutti i livelli), stress-lavoro correlato, carrellisti PIMUS.
Abbiamo attivato con ANFOS il servizio di e-learning, ampliando così la nostra offerta formativa.
La vostra società eroga anche altri servizi?
Sì, siamo in grado di soddisfare le richieste della nostra clientela anche in materia di valutazione dei rischi, incarico di RSPP, assistenza, Medicina del lavoro e sistemi certificazione, OHSAS 18001, ISO 9001 e 14001, SA 8000 e altri standard in base alle specifiche di settore.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
La richiesta è quasi sempre relativa alla formazione obbligatoria (Primo soccorso, antincendio, carrellisti), e questo indica purtroppo che la formazione è spesso ritenuta una cosa che “si deve” fare solo per adempiere la legge e non per accrescere la formazione e la sensibilità dei lavoratori.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
Poca conoscenza in materia di sicurezza da parte dei datori di lavoro, inconsapevoli di ciò che prescrive la normativa e dei molteplici adempimenti a cui deve conformarsi.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Ritengo che lo siano sempre di più, notiamo nell’ultimo periodo una maggiore consapevolezza anche da parte di piccole attività, che ci contattano per conformarsi alla normativa, ponendo ovviamente molta attenzione ai costi che ne derivano e trovando nella nostra organizzazione un interlocutore consapevole di tali problematiche.
Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?
ANFOS è un’associazione professionale e seria che garantisce un valido supporto in termini di confronto e aggiornamento, oltre a dare ai nostri servizi un valore aggiunto.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Ritengo che le metodologie partecipative, di apprendimento basate sul problem solving, applicate a simulazioni e problemi specifici, con particolare attenzione ai processi di valutazione e comunicazione legati alla prevenzione, siano quelle che portano maggiori risultati. In aula cerchiamo di rendere “attivi” i partecipanti, di coinvolgerli e di bilanciare in modo equilibrato le parti “teoriche” e quelle pratiche, concrete.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia (Testo Unico 81 del 2008 e decreto legislativo 106/2009)?
Credo che la normativa per quanto riguarda la formazione per la sicurezza presentava fino a poco tempo fa ancora qualche lacuna, cui si è cercato di ovviare con il recente accordo Stato-Regioni del 21 dicembre scorso. Se posso esprimere un parere, che l’accordo però si sia concentrato in particolare nella definizione dei requisiti dei docenti ma ritengo non sia stata ancora riservata sufficiente attenzione ai requisiti necessari alla validazione dei corsi. Un aspetto per il quale credo sia auspicabile l’adozione di un approccio scientifico e sistemico, per esempio per quanto riguarda la valutazione dei test.