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Formazione aziende e sicurezza lavoro, Ciro Raia Cpf Italia

ROMA – “Dieci domande per un centro ANFOS”. Ciro Raia amministratore unico della Cpf Italia S.r.l., San Vitaliano, Napoli, società specializzata nella gestione e nella realizzazione di soluzioni e servizi per le imprese in materia di sicurezza sul lavoro, prevenzione infortuni e formazione dipendenti

Sig. Raia, di cosa si occupa il suo centro di formazione?

Il nostro centro di formazione, mediante personale certificato KHC ISO 17024, si occupa di formazione e consulenza presso aziende ubicate su tutto il territorio italiano.

Da quanto tempo opera in questo settore?

Sono più di dieci anni che offriamo la nostra esperienza e professionalità nell’ambito della consulenza e formazione in tutta Italia a multinazionali come Ansaldobreda, cantieri di Trenitalia, Aeroporto internazionale di Napoli.

Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?

Il nostro centro è abilitato per poter eseguire la formazione e la certificazione finale per tutti i corsi inerenti il D.Lgs 81/2008 e smi.

La vostra società eroga anche altri servizi?

La nostra società eroga servizi a 360°: consulenza , prevenzione, formazione, medicina del lavoro, espletamento pratiche prevenzione incendi e impiantistica.

Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione?

Le aziende richiedono soprattutto di poter formare i loro dipendenti secondo la normativa vigente. In particolare i corsi per Primo soccorso e Addetto antincendio (sia livello basso, sia livello medio). Ricercata anche la formazione e informazione ai sensi degli art. 36 e 37 del testo Unico e la formazione per RLS. Ulteriori bisogni formativi riscontrati riguardano i corsi per mansioni specifiche come mulettista, carroponte, lavori in quota, PES e PAV.

Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?

Varie, nel gestire e organizzare corsi, ma, forti di un’esperienza ormai decennale siamo in grado di risolverle con prontezza e professionalità.

Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?

A mio avviso, i datori di lavoro dovrebbero frequentare assiduamente corsi di formazione e non dovrebbero assumere la carica di RSPP perché potrebbero non avere né il tempo né l’esperienza necessaria per assumere un incarico così importante.

Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?

Ci siamo iscritti ad ANFOS nel 2010 perché abbiamo ritenuto che fosse un’associazione seria e professionale.

Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?

Ritengo che una formazione efficace si possa ottenere solo con professionisti certificati che siano in possesso di professionalità e di esperienza sul campo. È importante inoltre che siano in grado di portare nelle aziende argomenti costantemente aggiornati.

Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia (Testo Unico 81 del 2008 e Decreto Legislativo 106/2009)?

Unico appunto mi sento di muovere alla normativa in materia di sicurezza, ovvero aver lasciato insolute alcuni questioni che riguardano il RSPP. Come è noto, per poter assumere l’incarico di RSPP è obbligatorio frequentare corsi di formazione, non esiste però ancora un relativo albo professionale. Ritengo praticabile e opportuno, tentare di istituire un’anagrafe nazionale, magari presso l’INAIL , in analogia con il ruolo di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

Necessario inoltre un maggiore sforzo delle istituzioni per diffondere la cultura della prevenzione sulla sicurezza sul lavoro , coinvolgendo in prima persona professionisti qualificati e certificati per entrare in contatto con i più giovani, utilizzando anche canali moderni e immediati come internet. Bisogna coinvolgere le scuole, il mondo associativo e la cittadinanza con programmi di formazione ed informazione, convegni e giornate di sensibilizzazione per ricordare incidenti e morti causati sul lavoro.

Noi professionisti del settore dobbiamo farci sentire e far conoscere il nostro vero lavoro. Il D.lgs. 81/08 non deve essere preso solo come adempimento burocratico. Dovviamo sviluppare il nostro sapere, le nostre idee, per far si che nel mondo del lavoro ci sia una vera e propria formazione e prevenzione.

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