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Per le scuole, più sicurezza e meno sprechi di energia

Entro maggio il Governo dovrà elaborare un Piano nazionale di edilizia scolastica, con particolare riferimento alla sicurezza. Lo prevede l’art. 53 del disegno di legge appena approvato dalla Camera dei deputati che converte il decreto legge n. 5 del 9.2.2012 (disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo).

Il Piano, al quale lavorerà il Cipe, su proposta dei Ministeri competenti, dovrà garantire l’ammodernamento e la razionalizzazione del patrimonio immobiliare scolastico, favorendo il coinvolgimento di capitali pubblici e privati.

Un successivo decreto interministeriale avrà come oggetto le norme tecniche-quadro, insieme agli indici di funzionalità urbanistica ed edilizia nel settore, indispensabili a garantire indirizzi progettuali omogenei sul territorio nazionale.

Entro due anni, poi, dall’entrata in vigore del provvedimento verranno adottate le misure di gestione, conduzione e manutenzione degli immobili, per conseguire il contenimento dei consumi di energia da parte di enti proprietari di edifici adibiti a istituzioni scolastiche, università ed enti di ricerca vigilati dal ministero dell’istruzione.

Ritengo utile rinviare al “XII Rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica,
delle strutture e dei servizi
” (PDF).

Il documento ha il merito di segnalare nel dettaglio la situazione critica, regione per regione, dei rischi per la sicurezza – così, ad esempio, si possono conoscere i valori di rischio maggiori sugli edifici scolastici in prossimità di fonti d’inquinamento ambientale, che si riscontrano per la presenza di aree industriali tra 1 e 5 km (17,11%), di antenne cellulari (15,86%) e di fonti d’inquinamento acustico (10,17%) .  Le richieste di Legambiente per migliorare le condizioni dell’edilizia scolastica si concentrano soprattutto sulla necessità di una ridefinizione condivisa del sistema di competenze degli Enti coinvolti nei processi di programmazione e gestione dell’edilizia scolastica, per superare le contraddizioni emerse negli interventi legislativi degli anni 90.

Per un’edilizia scolastica di qualità e sostenibile viene, oltretutto, riconosciuta “indispensabile la condivisione a livello nazionale di protocolli specifici per la definizione dei capitolati delle gare d’appalto per gli edifici scolastici, al fine di garantire un’ effettiva attenzione alla qualità ambientale  e alla sicurezza delle strutture”.

Leggi anche: Il DURC e le pubbliche amministrazioni.

Enzo Gonano

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