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Rischio silice, riattivato il sito del NIS

MODENA – Riattivato il sito del NIS, “Network Italiano Silice“, rete promossa dal Coordinamento tecnico delle Regioni e Province Autonome. Un sito e una rete cui hanno anche aderito INAIL, ISPESL, Istituto superiore di sanità nato con l’obiettivo di elaborare proposte e documentazioni riguardo il rischio professionale da silice libera cristallina.

La silice è uno dei minerali più abbondanti sulla terra e entra a far parte di molti processi produttivi. Sono molti i gruppi di lavoratori esposti ai rischi che questo comporta: tra i più a rischio c’è chi lavora in miniera o al taglio delle pietre o nella produzione e uso di abrasivi. Settori lavorativi in cui l’uso di silice espone i lavoratori ad alto rischio sono il minerario, ma anche le fonderie, la lavorazione del vetro e della ceramica e laddove si usano abrasivi, per esempio nel settore tessile nella sabbiatura dei jeans.

L’inalazione di particelle di silice causa silicosi, una malattia dei polmoni che può essere letale e che può sfociare in una neoplasia. Da qui l’urgenza di studiare metodi certi per la rilevazione dell’esposizione e misure adeguate per prevenirla.

Le attività del NIS, dettagliatamente documentate nel sito, riguardano l’elaborazione di linee guida, la diffusione di buone prassi e l’organizzazione di convegni e seminari.

Le linee guida elaborate in seno al NIS riguardano “Sorveglianza sanitaria e gli accertamenti diagnostici sui lavoratori esposti” e la “Valutazione dell’esposizione professionale a silice libera cristallina“. Quest’ultimo documento è liberamente scaricabile dal sito e fornisce indicazioni tecniche per la misura dell’esposizione al rischio (esecuzione del campionamento, determinazione della SLC su filtro, valutazione dei risultati).

Le buone prassi che il Network ha avuto cura di raccogliere e documentare, e che hanno l’obiettivo di fornire modalità operative per ridurre al minimo l’esposizione al rischio nei diversi ambiti lavorativi sono relative a cinque diversi ambiti lavorativi incui è presente il rischio di esposizione a silice libera :

  • Produzione di ceramica;
  • edilizia;
  • fonderie;
  • gallerie;
  • lapidei.

In ultimo la sezione del sito dedicata ai convegni e seminari organizzati dal Network contiene gli atti di tutti i convegni, i loro programmi e gli interventi dei vari relatori.

Per approfondire: NIS – Network italiano silice.

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