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Dall’ILO raccomandazioni per tutelare la salute e la sicurezza in agricoltura

GINEVRA – Si è tenuto a Ginevra nei giorni scorsi un incontro tra esperti, governi, imprenditori e rappresentanti dei lavoratori per procedere sulla stesura di un “Codice di raccomandazioni pratiche in materia di salute e sicurezza in Agricoltura”. L’incontro è stato convocato dall’ILO, Organizzazione Internazionale del Lavoro, agenzia delle Nazioni Unite per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori di tutto il mondo e prosegue i lavori avviati nel convegno tenutosi sempre a Ginevra alla fine del novembre scorso dove una prima bozza di Codice di raccomandazioni era stato presentato per una prima discussione e condivisione.
Questo nuovo incontro si è reso necessario dopo la raccolta delle proposte di modifica da parte dei vari governi interessati.

Il codice, che non ha carattere vincolante, fornisce uno spaccato esaustivo per la sicurezza sul lavoro in agricoltura a livello mondiale.
Partendo da una panoramica sulla definizione di sicurezza per il  lavoro agricolo e su quali siano le principali politiche di gestione del sistema sicurezza e di tutti i soggetti coinvolti,  esamina nel dettaglio svariati aspetti della vita lavorativa in ambito agricolo e i maggiori fattori di rischio cui gli agricoltori sono esposti.
Obiettivo finale del codice è quello di informare e promuovere una corretta cultura della prevenzione con lo scopo di sensibilizzare sui rischi e pericoli legati al lavoro agricolo, a migliorare la valutazione e gestione del rischio e quindi a ridurre l’insorgenza di malattie professionali e l’occorrenza di infortuni.

Il comparto agricolo, dopo l’edilizio, è tra i settori che contano un maggior numero di infortuni, malattie professionali e vittime del lavoro. Questo dato è stato recentemente confermato anche a livello nazionale da uno studio condotto dall’Osservatorio per la Sicurezza di Vega Engineering di Mestre che ha registrato nel comparto agricolo 146 decessi avvenuti fino allo scorso settembre.
Il 35% degli incidenti mortali in Italia è da attribuirsi all’agricoltura che colpisce i lavoratori di tutte le regioni italiane. La più colpita è stata la Lombardia dove 20 agricoltori sono morti dall’inizio dell’anno. Non molto diversa la situazione di altre regioni dove il numero dei morti è comunque troppo alto: 15 vittime in Trentino Alto Adige e Veneto, 10 in Abruzzo Emilia Romagna e Puglia.
Causa delle morti nel 77% dei casi è l’uso delle macchine agricole, in particolare incidenti avvenuti col trattore. Il codice in discussione all’Ilo dedica all’uso di macchinari uno specifico capitolo.

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