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Formazione e sicurezza lavoro, A. Caiafa, Centro studi G. Verga, Roccaspide (SA)

SALERNO – Dieci domande per un centro Anfos. Antonio Caiafa, formatore per la sicurezza sui luoghi di lavoro, Rspp, consulente sicurezza e igiene, direttore del Centro studi Giovanni Verga, centro di formazione con sede a Roccaspide (SA). Centro che oltre ai corsi per la sicurezza nei luoghi di lavoro eroga servizi formativi a tutto tondo spaziando dall’informatica ai corsi per alimentaristi, corsi riconosciuti ECM, corsi universitari e di  italiano per stranieri.

Dott. Caiafa di cosa si occupa il suo centro di formazione?

 

Il Centro studi Giovanni Verga si occupa di formazione a 360°.

Da quanto tempo opera in questo settore?

 

Operiamo nel settore dal 2009. Siamo diventati, nel tempo, punto di riferimento per numerose aziende in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Quotidianamente cerchiamo di operare con serietà e affidabilità, offrendo ai nostri clienti innanzitutto qualità dell’informazione e del servizio.

Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?

I corsi attivi sono diversi e vanno dai corsi Rspp ai corsi di “Formazione e informazione lavoratori”, passando per i corsi di aggiornamento.

La vostra società eroga anche altri servizi?

I servizi che eroghiamo sono innumerevoli. Come anticipato, ci occupiamo di formazione in maniera ampia, spaziando dai servizi offerti agli studenti iscritti al nostro Learning center dell’Università telematica Niccolò Cusano, ai corsi di formazione professionale.

Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?

A mio avviso, la maggior parte delle aziende concentra il budget per le spese in formazione, in corsi di formazione obbligatoria per legge. Pochi, anche se in crescita, sono i datori di lavori sensibili al discorso qualità del lavoro e consapevolezza dei propri dipendenti. Questo è dovuto soprattutto al debole appoggio finanziario e organizzativo da parte delle Istituzioni per la forte recessione che stiamo vivendo. Nonostante tutto, qualche segnale positivo c’è stato, e alcuni enti nonostante tali difficoltà cercano di erogare fondi per tale formazione.

Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?

Le problematiche sono quelle che affrontano la maggior parte dei miei colleghi. Innanzitutto il far capire alle aziende che l’informazione di qualità è importante, in primo luogo, per tutelare i dipendenti e l’azienda da eventuali rischi legati al proprio lavoro, e non solo per evitare sanzioni.

Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?

Penso che il percorso sia ancora lungo. Tuttavia, negli anni ho avuto modo di  registrare un sensibile miglioramento rispetto al passato.

Perché ha deciso di iscriversi ad Anfos?

Per la serietà, l’organizzazione e gli strumenti che tale associazione mette a nostra disposizione per affrontare un tema così delicato.

Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?

Il contatto diretto con l’azienda è l’unico strumento utile per sensibilizzare e far capire l’importanza di una formazione adeguata.

Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia?

Penso che all’inizio c’è stata un po’ di confusione e solo attraverso varie interpretazioni e chiarimenti da parte del legislatore ora stiamo raggiungendo risultati soddisfacenti.

Dieci domande per un centro Anfos.

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