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Globalizzazione e rischi per la sicurezza sul lavoro, approfondimento Eu-Osha

BILBAO – Pubblicato da Eu-Osha un approfondimento su quanto la globalizzazione possa cambiare le abitudini sul lavoro e quindi causare nuovi rischi per la sicurezza. 

Nell’articolo Scoping study for a foresight on new and emerging occupational safety and health (Osh) risks and challenges, l’Agenzia dopo avere identificato i rischi emergenti nei luoghi di lavoro in Europa, passa a porsi alcune domande. Come reagiscono le aziende di fronte alla concorrenza globale? Come si ripercuote questo sul benessere dei dipendenti? Cosa implica in termini di gestione della sicurezza sul lavoro? 

La globalizzazione sta cambiando i modi di lavorare. Per rimanere competitive le imprese devono affrontare pressioni sempre crescenti e spesso si trovano a dover attuare importanti cambiamenti organizzativi. In una costante corsa al ribasso è alta la possibilità che la salute e sicurezza vengano trascurate e che non siano adeguatamente valutati tutti i rischi.

Secondo dati dell’European restructuring monitor (Eurofound) si stima che a partire dal 2002, siano stati 14mila i casi di grande cambiamento organizzativo causati della globalizzazione, attuati sotto forma di fusioni, acquisizioni, chiusure o delocalizzazioni. Gli effetti di tali variazioni sono stati registrati anche dal sondaggio paneuropeo condotto nel 2013 dalla stessa Eu-Osha.

Con l’aumento della concorrenza cresce la pressione sul posto di lavoro per produrre di più e più in fretta. Un aumento dell’intensità di lavoro si registra in tutti i settori e gli orari prolungati e i carichi di lavoro eccessivi per i lavoratori vengono al secondo posto come le cause più comuni di stress lavoro-correlato.

A questo si aggiunge poi il fatto che le aziende hanno ormai bisogno di comunicare su scala globale con Paesi che hanno fusi orari diversi. Questo è possibile grazie a servizi ICT sempre più sofisticati ma si traduce in un ulteriore causa di stress in quanto implica che i dipendenti debbano essere quasi sempre disponibili e reperibili.

Come possono quindi le aziende sostenere la velocità del cambiamento e ridurre le conseguenze negative della globalizzazione sul loro personale limitandone l’esposizione ai rischi psicosociali?

Il cambiamento deve essere gestito bene e con sensibilità, adottando adeguate forme di comunicazione e preparazione del personale e offrendo il sostegno sociale necessario per rendere più agevole il processo di ristrutturazione e ridurre al minimo gli effetti negativi sulla salute dei lavoratori. Anche la classe dirigenziale ha bisogno di un supporto adeguato per acquisire nuovi strumenti di gestione.

A tal fine Eu –Osha con la sua campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri – Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro correlato si impegna a mantenere alta l’attenzione al benessere dei lavoratori e ad aiutare le aziende nel trovare soluzioni adeguate per la protezione dei propri dipendenti dallo stress e dai rischi psicosociali.

Per approfondire: Globalisation and Ssl

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