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Amianto Calabria, da Arpacal primi dati dai censimenti da legge 14 2011

REGGIO CALABRIA – Attualmente il 5% dei Comuni calabresi ha notificato al Centro geologia e amianto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) le schede di autonotifica riguardanti i manufatti in amianto che i proprietari degli immobili hanno inviato agli stessi Comuni e all’Asp dopo ordinanza di censimento obbligatorio. Questi alcuni dei dati presentati da Arpacal nel corso di un seminario sul tema rischio amianto in Calabria.

Legge regionale Calabria 14 2011

I dati sono i primi risultati derivanti dall’attività sulla presenza di amianto, che l’Agenzia regionale per l’ambiente ha attivato in Calabria sei mesi fa su indicazione della Legge Regionale n. 14 del 27 aprile 2011.

Continua Arpacal nella sua presentazione curata dalla dott.sa Alessandra Spadafora, geologa del Centro geologia e amianto dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal).

Del totale delle strutture mappate e georeferenziate, il 93% riguarda coperture, il restante invece canne fumarie, serbatoi e pannelli (3,2%, 1,4%, 1,3%). Il 96% di tali strutture presenta un discreto stato di conservazione, con parti danneggiate inferiori al 10% della propria superficie.

Ancora. Dalle slide presentate si legge che della quantità del materiale censito, 450 tonnellate sono state notificate da Comuni della provincia di Reggio Calabria, 148 Crotone, 94 Cosenza, 52 Catanzaro. In ogni territorio, il materiale risulta infine essere per la gran parte dei casi non confinato, bassissime le percentuali di amianto confinato o incapsulato.

Oltre a presentare citazioni e stralci della legge regionale del 2011 e dei recenti provvedimenti regionali per la bonifica, le slide presentano esempi di foto aeree dove il tracciamento in giallo delle coperture in amianto permette di evidenziare “come la percentuale di Mca presente nell’area urbana rispetto al totale delle coperture ha valori non trascurabiili ai fini della tutela della salute della popolazione”.

Cose da fare e cose da non fare

Nella stessa presentazione, Arpacal ha incluso infine una serie sintetica di azioni da compiere nel caso in cui ci fosse amianto in un edificio.

Non fare. Innanzitutto non effettuare opere di demolizione prima di aver rimosso l’amianto, quindi non frantumare, forare, segare, tagliare i materiali, infine non abbandonare i rifiuti.

Da fare invece. Individuare un responsabile, valutare i rischi e predisporre misure di sicurezza, effettuare una manutenzione corretta dei manufatti, valutare un intervento di bonifica.

Info: Arpacal, il ruolo sull’amianto ai sensi della Legge 14/2011

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Arpa Lombardia dati mappature amianto 2007-2012

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