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Troppi i rischi derivati dalle attività di manutenzione

ROMA – Si moltiplicano le iniziative della Campagna paneuropeaAmbienti di lavoro sani e sicuri” coordinate dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA) e dai suoi partner nei 27 Stati membri dell’Unione.

Lanciata ufficialmente lo scorso aprile, in occasione della Giornata mondiale della sicurezza e della salute sul lavoro, anche per tutto il 2011 l’iniziativa si concretizzerà in numerosissimi eventi e manifestazioni di sensibilizzazione sul problema della manutenzione sicura.

La manutenzione è una delle attività che comportano rischi non solo per i lavoratori addetti, ma anche per gli altri operatori e ciò può avvenire tutte le volte che le misure e le procedure attivate non sono rispettate oppure nel caso che la manutenzione non viene eseguita correttamente.

Le attività di manutenzione di apparecchiature e dispositivi comprendono la sostituzione delle parti, la prova, la misura, la riparazione,  l’adeguamento,  l’ispezione,  la localizzazione del guasto e la verifica delle procedure.

Le statistiche di Eurostat relative ad analisi svolte nel 2006 in parecchi paesi europei, indicano che il 10-15% di tutti gli incidenti mortali è collegato alle operazioni di manutenzione.

La maggiore incidenza degli incidenti mortali in attività di manutenzione rispetto al totale degli incidenti mortali si è registrata proprio in Italia (111/876). In Spagna il rapporto è stato di 116/564, in Polonia di 71/422, in Romania di 52/364.

Recenti studi scientifici testimoniano, inoltre, che le malattie professionali ed i problemi sanitari dipendenti dal lavoro (quali l’asbestosi, il cancro, i problemi di udito e i disordini osteomuscolari) prevalgono proprio fra i lavoratori addetti alle attività di manutenzione. Si è anche accertato che i fattori di rischio legati alla manutenzione sono più probabili nei casi in cui risulta necessario eseguire le riparazioni urgenti o che si imponga di correggere o eliminare le disfunzioni in particolari condizioni (lavoro notturno, lavoro dell’operatore isolato) oltre che per la particolarità e complessità delle mansioni e fino alle più ricorrenti situazioni di intervento per difetto, malfunzionamento, guasto frequente delle attrezzature e degli strumenti di lavoro.

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