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Malattie professionali e formazione donne extracomunitarie, ricerca e progetti INAIL

PERUGIA – Rinnovate a distanza di pochi giorni le collaborazioni di ricerca che la Direzione Regionale INAIL dell’Umbria ha saldato negli scorsi anni sia con il Dipartimento di Chimica che con il Dipartimento di Specialità Medico – Chirurgiche e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Perugia.

Il primo protocollo, siglato con il Dipartimento di Chimica ha l’obiettivo di studiare e contrastare le malattie professionali attraverso lo studio degli effetti delle particelle ultrafini che si originano da particolari fasi lavorative (processi di combustione, fasi di saldatura).

Lo studio avviato già nel 2008 prevede l’analisi degli effetti sull’organismo dei lavoratori esposti, attraverso l’esame in laboratorio delle possibili interazioni tra particelle ultrafini, tessuti e cellule umane.

La ricerca condotta negli anni scorsi ha evidenziato una stretta correlazione tra  la presenza di particelle ultrafini e inquinanti aerodispersi negli ambienti di lavoro e rischi di patologie a carico del sistema respiratorio quali broncopneumopatie e l’insorgenza di tumori al polmone e alla vescica.

Obiettivo del rinnovo del progetto di ricerca è lo studio di esposizione e rischi per chi lavora nella cantieristica del sottosuolo.

Interviene nella stessa problematica anche il rinnovo del progetto di ricerca siglato con il Dipartimento di Specialità Medico – Chirurgiche e Sanità Pubblica con l’obiettivo di eseguire monitoraggi ambientali e mettere a punto una metodologia di campionamento e analisi delle particelle ultrafini e messe nel corso di alcune lavorazioni, in particolare proprio quelle in sottosuolo.

Per proseguire la ricerca le parti ritengono ora necessario spostare il focus sul monitoraggio biologico. L’attuale ricerca quindi si svilupperà coinvolgendo un campione di circa 80 soggetti tra esposti e non esposti di cui si andranno a valutare i potenziali effetti genotossici, cioè di modificazione genetica, delle particelle ultrafini su cellule target della mucosa orale.

Infine ancora, al via in Veneto Forma, progetto di formazione sui rischi domestici rivolto a donne extracomunitarie realizzato grazie all’accordo sancito tra l’INAIL di Venezia Terraferma e la Cooperativa Olivotti Onlus.

La scelta delle destinatarie del corso nasce dall’analisi dell’Osservatorio Epidemiologico Nazionale che evidenzia come questi soggetti siano particolarmente vulnerabili ai rischi presenti in una casa occidentale (elettricità, elettrodomestici, detersivi e farmaci) e quanto queste figure siano importanti anche per garantire la salute e la sicurezza delle persone che quotidianamente accudiscono, anziani e bambini.

Oltre prevenire i rischi domestici il progetto intende promuovere la cultura della prevenzione attraverso la conoscenza della lingua italiana e dei termini tecnici legati ai temi della sicurezza e far sì che per queste donne siano facilitati i rapporti con la Pubblica Amministrazione, e in particolare con l’INAIL.

Le attività si svolgeranno in 8 Comuni della Riviera del Brenta, per un totale di 110 ore formative per corso cui potranno partecipare circa 180 donne extracomunitarie cui, per facilitare la frequenza, sarà offerto servizio di baby sitting durante l’orario delle lezioni.

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