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Investimenti imprese regioni Convergenza, decreto Min. Sviluppo 29 luglio

ROMA – Emanato dal Ministero dello Sviluppo economico, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, il Decreto ministeriale 29 luglio 2013 – Agevolazioni di programmi di investimento innovativi, regioni Convergenza.

Il provvedimento, che è in corso di pubblicazione in G.U., ha la finalità di rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

Centocinquanta milioni di euro le risorse finanziarie disponibili per la concessione degli aiuti, a valere sulle risorse del Piano di Azione Coesione. Il 60 per cento della quota è riservata ai programmi proposti da micro, piccole o medie imprese.

Possono beneficiare delle agevolazioni tutte le imprese che alla data di presentazione della domanda rispettano i requisiti elencati nel decreto e che realizzano programmi di investimento “finalizzati allo svolgimento delle seguenti attività economiche:

a) attività manifatturiere di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 , con esclusione di quelle indicate al comma 4;
b) produzione e distribuzione di energia elettrica e di calore di cui alla sezione D della predetta classificazione ATECO , nei limiti indicati nell’allegato al presente decreto;
c) attività di servizi come individuate nell’allegato al presente decreto”

I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi.

Questi si concretizzano in acquisizioni materiali tecnologicamente avanzate che innalzino il livello di efficienza e di flessibilità e che producano:

  • “riduzione dei costi;
  • aumento del livello qualitativo dei prodotti e/o dei processi;
  • aumento della capacità produttiva;
  • introduzione di nuovi prodotti e/o servizi;
  • riduzione dell’impatto ambientale e miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro.”

Ai fini dell’ammissibilità i programmi di investimento devono:

“a) prevedere la realizzazione di una nuova unità produttiva ovvero l’ampliamento o la diversificazione della produzione in nuovi prodotti aggiuntivi o il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente ;
b) riguardare un’unità produttiva locali zzata nei territori delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza ;
c) prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 200.000 (duecentomila) e non superiori a euro 3.000.000 (tremilioni);
d) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni;
e) prevedere una durata non superiore a 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione.”

Le agevolazioni sono concesse nella forma della “sovvenzione rimborsabile” che copre il 75% delle spese ammissibili e “deve essere parzialmente restituita dall’impresa beneficiaria per in modo proporzionale ala dimensione dell’impresa: 70% della sovvenzione per le imprese, 80% di media e 90% per le grandi imprese.

L’agevolazione si compone quindi un parte di sovvenzione da restituire, senza interessi, secondo un piano di ammortamento a rate semestrali in un periodo della durata massima di 7 anni e di una parte che non deve essere restituita, che viene concessa a titolo di contributo in conto impianti.

L’intervento è attuato con procedura valutativa “a sportello”. Il termine di apertura e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazioni sono definite, entro 90 giorni dalla data di pubblicazione in G.U. con un decreto del Direttore generale per l’incentivazione alle attività imprenditoriali, dove saranno indicate anche le condizioni, i punteggi e le soglie minime per la valutazione delle domande stesse.

Per approfondire: Decreto ministeriale 29 luglio 2013.

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