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Attesa per il nuovo codice degli appalti pubblici

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 23 luglio, ha approvato, in esame preliminare, lo schema di DLgs sulle “ulteriori disposizioni integrative e correttive del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione e sulle nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia”. Il testo verrà ora inviato alle Commissioni parlamentari competenti per proseguire l’iter della definitiva approvazione.

Il nuovo testo sostituirà il vigente Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (DLgs 163/2006 ed il suo regolamento), attuando il recepimento delle direttive europee per le quali è necessario porre mano alla modifica della materia sui contratti pubblici entro l’aprile 2016.

La riforma riguarderà soprattutto i criteri di qualificazione delle imprese che accedono alle gare, le forme di controllo che dovranno essere più incisive, la tracciabilità dei finanziamenti, ma anche “l’attenzione per l’ambiente, per le piccole e medie imprese e una maggiore flessibilità di accesso per le aziende innovative”.

Secondo il provvedimento approvato in via preliminare, passa da 45 a 30 giorni
il termine trascorso il quale si può procedere alla stipula di contratti pubblici e al rilascio di concessioni, autorizzazioni e finanziamenti senza che sia intervenuta la comunicazione antimafia.

Sulla disciplina delle informazioni antimafia richieste per la stipula di contratti
o il rilascio di provvedimenti di valore superiore alla soglia dei 150 mila euro, il testo che verrà sottoposto all’esame delle Commissioni prevede “l’acquisizione diretta, mediante collegamento alla Banca dati”.

Info: Consiglio Ministri n.24

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