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Semplificazioni amministrative per le procedure di prevenzione incendi e tutela dell’ambiente.

ROMA – Il Consiglio dei Ministri ha approvato due nuovi regolamenti di semplificazioni amministrative, presentati da Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione.
I nuovi atti legislativi, proposti dai ministri della Semplificazione Normativa, della Pubblica Amministrazione e Innovazione e dello Sviluppo economico, interessano in particolare il Ministero dell’Interno e il Ministero dell’Ambiente. Essi nascono infatti con l’intento di semplificare le procedure di prevenzione incendi e tutela dell’ambiente, andando così a risolvere il problema degli adempimenti particolarmente onerosi per circa 2 milioni di Piccole e Medie Imprese italiane, senza comunque far modificare i livelli di protezione degli interessi pubblici.
Studiati in collaborazione con le associazioni imprenditoriali e le amministrazioni interessate, gli atti, ha dichiarato il Brunetta, porteranno al contrario una maggiore attenzione nei confronti della tutela ambientale e dell’incolumità pubblica. In essi viene introdotto per la prima volta il “principio di proporzionalità” con cui gli adempimenti amministrativi vengono diversificati in base alla dimensione, al settore in cui opera l’impresa ed anche in base all’effettiva esigenza di tutela degli interessi pubblici. In questo modo si tenta di rendere più efficace l’azione degli uffici pubblici, i quali potranno concentrare il lavoro di verifica e controllo sui casi davvero necessari.
I due nuovi regolamenti introducono così la semplificazione, la riduzione o addirittura l’eliminazione delle procedure inutili, o effettivamente inadeguate in relazione a dimensione o all’attività esercitata dall’impresa. I procedimenti amministrativi che attualmente costano alle piccole e medie imprese italiane circa 3,2 miliardi di euro l’anno, e che verranno semplificati sono:

  • richiesta del parere di conformità sul progetto;
  • certificato di prevenzione incendi;
  • rinnovo del certificato di prevenzione incendi;
  • registro dei controlli;
  • autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali;
  • documentazione di impatto acustico.

La messa in atto di queste semplificazioni verrà applicata altresì grazie a nuove procedure d’informatizzazione e grazie all’introduzione di autocertificazioni e attestazioni che dovranno essere redatte da tecnici abilitati o da agenzie per le imprese.
La nuova disciplina sarà però differenziata in relazione al rischio, e verrà applicata così a tre categorie differenti. La prima categoria comprende le attività a basso rischio, per cui è eliminato il parere di conformità, ma basterà la segnalazione certificata di inizio attività.
La seconda e la terza categoria comprendono invece le attività a medio ed elevato rischio, per cui è richiesta la valutazione di conformità dei progetti ai criteri di sicurezza antincendio, che si dovrà ottenere entro 60 giorni.
Una volta avvenuta l’avvio dell’attività si avranno:

  • controlli mirati e campione sulle attività a medio e basso rischio;
  • controlli per tutte quelle ad alto rischio.

Le semplificazioni si concretizzino prima dell’estate, dopo che il provvedimento avrà completato il suo iter. Il ministro Brunetta ha dichiarato che ad esso faranno seguito altri interventi che relativi alla privacy, alla sicurezza sul lavoro, e agli appalti.

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