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Sicurezza lavoro cantieri stradali, volume Inail profili di rischio asfaltatori

ROMA – Asfaltatori – I profili di rischio nei comparti produttivi dell’artigianato, delle piccole e medie industrie e pubblici esercizi.

Pubblicato da Inail un volume che analizza e fornisce indicazioni di supporto per il processo di valutazione dei rischi per le piccole e medie imprese del comparto asfaltatori, ovvero per uno dei comparti che rientrano formalmente nel macro settore edilizia e che fa registrare dei picchi nel carico di lavoro generalmente nei periodi primavera-estate, quindi ora.

Dati sugli infortuni e sulle malattie professionali, descrizioni dettagliate dei profili di rischio e degli interventi possibili, sia per il ciclo di produzione del conglomerato bituminoso, sia per l’asfaltatura.

Cantiere stradale

Tre in particolare le attività analizzate. Attività di produzione del conglomerato bituminoso. Attività di asfaltatura strade. Attività di asfaltatura marciapiede.

Per ognuna di esse il volume elenca in dettaglio:

  • descrizione della fase di lavorazione;
  • attrezzature, macchine, impianti;
  • fattori di rischio;
  • danni attesi;
  • interventi;
  • appalto a ditta esterna;
  • riferimenti legislativi;
  • rischio esterno.

Nella gran parte dei casi le imprese che si occupano di tali attività sono piccole o medie, con un numero di dipendenti che varia dalle poche unità fino al massimo di cento operai. Si tratta di Pmi quindi, che in particolare nel caso dei soggetti dalle dimensioni maggiori sono generalmente impiegate in altre mansioni edili come demolizioni, scavi, movimento terra, idraulica, costruzioni civili.

Rischi

I fattori di rischio ai quali possono essere soggette tali imprese, sia rischio infortunistico sia per la salute possono essere riassunti in questo modo.

“Fattori di rischio infortunistico:

  • agenti chimici – esposizioni acute per inalazione o contatto;
  • agenti chimici – incendio/esplosione;
  • utilizzo di macchine – investimenti, ribaltamenti, contatti, caduta di carichi movimentati ecc.;
  • manipolazione di sostanze ad elevata temperatura – ustioni da contatto;
  • fattori correlati alle caratteristiche degli ambienti di lavoro – microclima, spazi di lavoro, viabilità interna ed esterna;
  • movimentazione carichi manuale – cadute, urti, sforzi eccessivi.

Fattori di rischio per la salute:

  • agenti chimici e cancerogeni – esposizione ad Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA);
  • utilizzo di macchine – esposizione a rumore e vibrazioni;
  • utilizzo di macchine – videoterminale;
  • ambiente di lavoro – microclima, polveri, radiazione solare ultravioletta;
  • movimentazione carichi manuale – disturbi muscolo-scheletrici;
  • organizzazione del lavoro”.

Per quanto riguarda gli infortuni, investimento, contatto con macchinari sono le cause più frequenti, discopatie da movimentazione manuale di carichi, ipoacusia da rumore le malattie professionali.

Asfalto

Queste per esempio le considerazioni del volume al punto 3.4 Danni attesi – Attività asfaltatura strade.

“3.4 Danni attesi. Considerato l’utilizzo di macchine, l’ambiente di lavoro e la movimentazione di carichi con macchine sono attesi danni acuti conseguenti ad infortunio: urti, impatti, compressioni, cesoiamento e stritolamento, investimento di pedone, scivolameno, caduta a livello, caduta di gravi dall’alto. La presenza di materiale ad alta temperatura rende possibile ipotizzare danni acuti da getti e schizzi con ustione conseguente.

Considerata la possibile esposizione ad agenti chimici irritanti sono ipotizzabili danni a carico dell’apparato respiratorio (particolare attenzione all’idrogeno solforato per la possibilità di avvelenamento acuto ed alle polveri durante alcune fasi lavorative).

Considerata la possibile esposizione ad agenti cancerogeni chimici (IPA) e fisici (radiazione solare UV) è ipotizzabile l’insorgenza di tumori con probabilità paragonabile o meno alla popolazione generale secondo le singole situazioni.

Considerato l’utilizzo di macchine con produzione di rumore sono ipotizzabili danni a carico dell’apparato uditivo con probabilità variabile secondo le singole situazioni.

Considerato l’utilizzo di macchine e attrezzature che comportano la presenza di scuotimenti e vibrazioni nonché la presenza di movimentazione manuale di carichi, sono ipotizzabili danni acarico dell’apparato muscolo-scheletrico con probabilità variabile secondo le singole situazioni.

Considerato che l’attività è svolta in condizioni microclimatiche non agevoli e con impegno fisico notevole, è ipotizzabile il concretizzarsi di situazioni che vadano oltre il discomfort.

Considerate le caratteristiche dell’ambiente di lavoro (microclima, macroclima, radiazione solare, punture di insetti), sono ipotizzabili episodi di colpi di sole, colpi di calore, prostrazione da calore, nonché l’occorrenza di punture di insetti con possibile reazione allergica.

I ritmi di lavoro imposti potrebbero portare a situazioni di scompenso, accompagnate eventualmente da possibili manifestazioni somatiche da stress”.

Inail ricorda come alla base del volume ci siano le informazioni contenute nella Banca online sui Profili di rischio che attualmente riporta dati su 115 comparti.

Info: asfaltatori i profili di rischio volume Inail

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