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Piano nazionale controlli prodotti chimici, la rendicontazione 2013 e le attività 2015

ROMA – Risultati dalle ispezioni del 2013 e pianificazione per il 2015. Pubblicati dal Ministero della Salute due documenti riguardanti le attività del Piano nazionale dei controlli sui prodotti chimici (conformità ai regolamenti Reach e Clp), il documento con i dati della vigilanza condotta nel 2013, e il testo con il programma dei controlli per l’anno corrente.

Rendicontazione piano controlli 2013

Per quanto riguarda la rendicontazione delle attività del 2013, questa si riferisce alle attività programmate tramite Piano nazionale Pnc 2013 adottato dall’Autorità Competente Nazionale Reach-Clp e sviluppato tramite diciassette autorità deputate ai controlli appartenenti alle Regioni e alle Provincie autonome. Il Pnc 2013 è stato adottato l’8 marzo 2013 e ha avuto validità fino al 31 dicembre 2013.

Stato di conformità del campione di imprese controllato, profilo dimensionale e settoriale delle imprese stesse. Nel 2013 sono state 196 le realtà ispezionate, tra queste 187 imprese tra micro, piccole, medie (non Pmi).

1109 le sostanze e le miscele verificate, 689 le schede Sds. 179 le ispezioni sulla conformità al regolamento Reach e 136 sul Clp, 35 gli articoli controllati. Il numero dei controlli è maggiore del numero delle imprese a causa di doppi controlli che hanno interessato alcune delle aziende sotto verifica.

63 le irregolarità riscontrare alle quali hanno fatto seguito sanzioni amministrative. Tra queste: “contravvenzioni agli obblighi di informazione lungo la catena di approvvigionamento e gli obblighi di registrazione previsti dal Reach e gli obblighi di etichettatura; notifica della classificazione di cui al Clp; vendita a distanza e obbligo di dichiarazione all’archivio preparati pericolosi, dell’Istituto Superiore di Sanità di cui al D. Lgs 65/2003 (rispettivamente art. 2 e art.15.2)”.

Importratrici e/o fabbricanti, rappresentanti unici di sostanze in quanto tali o in quanto miscele. Questo il primo target delle ispezioni, a cui hanno fatto seguito “imprese che formulano pitture, lacche e vernici; imprese che formulano detergenti e prodotti per la pulizia; imprese che formulano specifici prodotti chimici per i settori dei trasporti e delle
costruzioni (limitatamente alle restrizioni – di cui all’All. XVII Reg. REACH – nel
settore trasporti e costruzioni: IPA nei pneumatici e olii diluenti e Cr VI nel
cemento); altre imprese che formulano prodotti in settori di particolare rilievo nella
produzione territoriale”.

Per quanto riguarda infine i ruoli delle imprese, considerando che varie di queste hanno mostrato di coprirne diversi, questi i numeri: 122 utilizzatori a valle, 70 importatori, 66 distributori, 38 fabbricanti, un produttore di un articolo.

In ultimo i controlli analitici, ovvero “verifica della conformità delle sostanze, delle miscele e degli articoli alle prescrizioni del regolamento Reach e della normativa in materia di classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele, in particolare comprendono le prove per la verifica della conformità alle disposizioni degli allegati XIV e XVII del regolamento REACH, la ricerca di sostanze estremamente preoccupanti, la verifica dell’applicazione dei criteri di classificazione ed etichettatura delle sostanze e miscele”.

40 i controlli analitici effettuati, ripartiti in questo modo: 33 in Lombardia, 2 in Emilia Romagna, 4 in Puglia, 1 in Veneto.

Info: rendicontazione piano controlli chimici 2013

Piano controllo sui prodotti chimici – Anno 2015

Le attività pianificate e attualmente in attivazione per l’anno in corso avranno come target le imprese appartenenti alla filiera di approvvigionamento e in particolare di approvvigionamento:

  • “delle sostanze chimiche in quanto tali o presenti in miscele o articoli in settori di particolare rilievo, sia in termini quantitativi che di rilevanza tossicologica, nella produzione territoriale;
  • delle sostanze in quanto tali o presenti in miscele o articoli, di cui all’Allegato XIV del Reach;
  • dei prodotti fitosanitari (codice NACE 20.2);
  • dei prodotti cosmetici non allo stadio di prodotti finito (codici NACE 20.4 e 20.5);
  • dei prodotti detergenti e deodoranti per l’ambiente (codici NACE 20.4 e 20.5)”.

Priorità alle aziende soggette ad artt. 6 o 8 del D. Lgs. 334/1999; con autorizzazione integrata ambientale art. 29 del D. Lgs. 152/06; imprese che mostrano evidenze in merito alla non corretta valutazione delle sostanze; imprese individuate dall’Autorità su informazioni Echa; imprese individuate dopo consultazione dell’archivio Preparati Pericolosi dell’Iss.

Sostanze obiettivo: cancerogene mutagene reprotossiche da articolo articolo 59 del regolamento Reach; sostanze presenti in articoli per i consumatori finali in particolare utilizzabili da donne in gravidanza bambini e ragazzi; sostanze in processi industriali ampiamente diffusi nei territori.

Le Regioni hanno dovuto comunicare entro il 28 febbraio il numero di ispezioni programmate e dovranno presentare un primo rapporto all’Autorità nazionale entro il 10 luglio. Entro il 31 marzo 2016 dovranno invece inviare le risultanze delle attività condotte al 31 dicembre 2015.

A livello nazionale entro il 30 giugno 2015 dovrà essere raggiunto almeno l’obiettivo minimo stabilito da Echa.

Per quanto riguarda il controllo analitico, target saranno:

  • “imprese che fabbricano, importano o formulano specifici prodotti chimici per i settori dei trasporti (codici NACE 19.20 e 22.11), delle costruzioni (codici NACE 23.5 e 23.6),della gioielleria/bigiotteria (codice NACE 32.1), del tessile e pelli (codici NACE 13, 14 e 15), dei giocattoli (codice NACE 32.4) limitatamente alle restrizioni di cui all’All. XVII Reg. REACH come riportate nella Tabella 2;
  • imprese che fabbricano e/o importano sostanze soggette ad autorizzazione”.

E questi i criteri di priorità:

  • “imprese soggette agli obblighi di cui agli artt. 6 o 8 del D. Lgs. 334/1999;
  • imprese in possesso di autorizzazione integrata ambientale di cui art. 29 D.Lgs 152/06;
  • imprese di rilevanza in rapporto al contesto territoriale;
  • imprese individuate dalla AC nazionale secondo le informazioni fornite dall’Echa;
  • imprese individuate dalla AC nazionale tramite consultazione dell’Archivio
  • Preparati Pericolosi”.

Entro il 31 dicembre 2015 ogni Regione o Provincia Autonoma dovrà aver effettuato almeno un controllo analitico sul territorio.

Info: piano nazionale controllo prodotti chimici 2015

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Rendicontazione piano controllo 2012

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