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Tessuti piezoelettrici, le future applicazioni in ambito riabilitativo

ROMA – Realizzato dai ricercatori dell’Istituto di nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche (CnrNano) di Lecce un nuovo tessuto con proprietà piezoelettriche, capace cioè di generare energia dai suoi stessi movimenti e vibrazioni.

Si tratta del primo tessuto realizzato con nanofibre di polimeri piezoeletrici, caratterizzato da una sensibilità diecimila volte più alta dei tessuti finora prodotti, realizzato con tecnologie a basso costo compatibili con processi industriali.

“Il nostro prototipo” – ha commentato Luana Persano, coordinatrice del progetto –  “è in grado di generare un segnale elettrico in risposta a una sollecitazione anche molto piccola, come quella indotta da un insetto che si posa sulla superficie, o la caduta di una foglia. Testato come sensore di pressione, il dispositivo ha fornito misure ultra-sensibili ma, integrato in sistemi più complessi ha potenziali applicazioni nel campo dell’elettronica portatile che si interfaccia con il corpo umano, come i dispositivi di monitoraggio per la salute e il wellness, o i muscoli artificiali e i tessuti ingegnerizzati”.

“L’uso di materiali piezoelettrici in strutture microelettromeccaniche (Mems)” – ha commentato Paolo Catitti, direttore sanitario del Centro di riabilitazione motoria Inail di Volterra – “consente di ottenere un’intera famiglia di nuovi dispositivi miniaturizzati applicabili a protesi, attrezzature per trattamenti riabilitativi e monitoraggio in tempo reale dei pazienti. Si apre quindi un orizzonte importante per lo sviluppo di tecnologie applicabili al trattamento riabilitativo e al reinserimento lavorativo, in particolare nel campo del recupero del gesto dell’infortunato”.

Altre applicazioni interessanti di questi materiali vanno dai misuratori di accelerazione per gli airbag automobilistici ai sensori di rotazione degli smartphone. In campo biomedicale possono essere utilizzati per riprodurre l’equilibrio nei robot o per l’uomo, riproducendo il sistema vestibolare. Possono inoltre essere utilizzati per realizzare  reti di sensori miniaturizzati, per il monitoraggio costante di parametri quali il battito cardiaco e la pressione arteriosa, e nella realizzazione di  sistemi tattili artificiali.

Per approfondire: futuro materiali piezoelettrici.

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