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Taranto, i dati sulla mortalità e sul rischio sanitario presentati dal ministro Balduzzi

TARANTO – Presentato ieri dal ministro della Salute Renato Balduzzi il rapporto Ambiente e salute a Taranto: evidenze disponibili e indicazioni di sanità pubblica, un aggiornamento del dossier dello Studio Sentieri dell’ISS, contenente i dati del periodo 2003 al 2009 riguardanti l’analisi della mortalità, del biomonitoraggio e del rischio sanitario connesso alla qualità dell’aria nella città pugliese.

Dai dati è emersa una chiara compromissione della salute della popolazione residente in città. Tra il 2003 e il 2009 si è registrata un’esplosione dei casi di tumore al polmone e tumore alla pleura. I tumori al polmone sono aumentati del 20%, mentre per la pleura si è arrivati a toccare un aumento del 167% negli uomini e del 103% nelle donne.

Aumentata la mortalità causata da malattie respiratorie, dell’11% negli uomini e del 5% nelle donne. Incidenza di malattie acute +37% nelle donne e +14% negli uomini.  Ancora patologie correlabili alle condizioni ambientali: +23% il numero delle demenze, +33% ipertensione, +16% ischemia, +47% cirrosi epatica, +50% melanoma, +34% linfomi di Hodgkin, +35% leucemia mieloide.

Dal sito del ministero della Salute si legge che: “Questo quadro è coerente con quanto emerso dai precedenti studi descrittivi ed analitici di mortalità e morbosità, in particolare la coorte dei residenti a Taranto nella quale, anche dopo avere considerato i determinanti socio-economici, i residenti nei quartieri di Tamburi, Borgo, Paolo VI e nel comune di Statte mostrano una mortalità e morbosità più elevata rispetto alla popolazione di riferimento, in particolare per le malattie per le quali le esposizioni ambientali presenti nel sito possono costituire specifici fattori di rischio”.

Tra le principali cause della situazione le polveri sottili Pm10 emesse dall’Ilva.

Contestualmente alla presentazione del Rapporto Sentieri il ministro Balduzzi ha illustrato la nuova AIA del Ministero della Salute, ovvero il decreto di Autorizzazione Ambientale Integrata approvato dalla Conferenza dei servizi il 18 ottobre 2012, per l’avvio di un’urgente opera di risanamento ambientale.

L’AIA prevede:

  1. “l’adozione di un sistema di monitoraggio sanitario dell’efficacia delle prescrizioni;
  2. la costituzione di un apposito Osservatorio, con la partecipazione delle istituzioni locali (ARPA Puglia, ASL e AReS), nazionali (ISS ed ISPRA) ed internazionali (OMS), al quale affidare l’interpretazione dei dati e la comunicazione delle conclusioni all’autorità competente;
  3. la possibilità di rivedere l’AIA in funzione dei risultati del monitoraggio”.

Complementare a ciò, un protocollo sottoscritto da ISS e OMS per l’avvio di un programma di monitoraggio sanitario congiunto che dovrà essere:

  1. “sia basato su una logica ante-post che consenta la verifica dell’efficacia delle azioni intraprese per comparazione;
  2. 2.    si articoli su tre direttrici: monitoraggio ambientale, biomonitoraggio e sorveglianza epidemiologica.

Un monitoraggio ambientale e complementare a quello abituale appannaggio dell’ARPA,  per una complessiva opera di biomonitoraggio su coorti di residenza e una sorveglianza epidemiologica concentrata su:

  1. “gli effetti dei livelli giornalieri del PM10 e del PM2,5 sulla mortalità naturale, cardiovascolare, respiratoria e sui ricoveri ospedalieri;
  2. il rischio riproduttivo;
  3. l’incidenza della patologia oncologica in età pediatrica”.

Info: Ambiente e salute a Taranto, rapporto Ministero Salute

 

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