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La manutenzione nel settore della produzione alimentare

ROMA – Sebbene gli alimenti e le bevande siano trasformati in un ambiente rigorosamente controllato, per assicurare un alto livello di produzione igienica e sicura il settore produttivo non è per niente un settore a basso rischio. Infatti, secondo l’Organo europeo permanente per la salute e sicurezza, nel periodo 2006 /2007, il  23,9% di tutti gli incidenti in fabbrica ha interessato proprio l’industria delle bevande e degli alimenti, tant’è che si può affermare che questo settore industriale ha uno di più alti tassi di danni del manifatturiero.

L’analisi eseguita dall’organismo europeo ha evidenziato che gli incidenti più comuni sono causati da apparecchi e da dispositivi, con più di 500 incidenti dichiarati ogni anno: tra di essi,  i mezzi di trasporto rappresentano il 30%, i carrelli elevatori il 12% e le lame a nastro il 5%. Secondo lo studio, negli incidenti causati dalle macchine nell’industria manifatturiera del biscotto, il 4, 66% si sono verificati durante la pulizia e la manutenzione.

La manutenzione delle apparecchiature e dei dispositivi nell’industria alimentare è di importanza notevolissima per assicurare

a) una produzione alimentare sana ed igienica

b) un luogo di lavoro sicuro e sano.

Con questo presupposto, per svolgere un’adeguata attività di manutenzione il settore è costretto ad aumentare la sua efficienza di lavorazione e per di più deve rispondere alle richieste dei consumatori in modo assolutamente differenziato, essendo diverse e molteplici le tipologie dei prodotti di consumo. Dalla maggior parte dei risultati dello studio eseguito in Europa, risulta che le industrie manifatturiere dell’alimentazione eseguono, ogni giorno, due o tre prodotti differenti. Ciò richiede rapide attività di pulizia dei macchinari e dei dispositivi di sicurezza, cosicchè la manutenzione rappresenta un non indifferente consumo di risorse economiche derivanti anche da una non semplice strutturazione organizzativa.

E ancora, le fabbriche non possono permettersi di fermare la produzione né spesso nè per lunghi periodi, il che costringe gli addetti alla manutenzione  ad effettuare le  prestazioni nei fine settimana o durante la notte.

Una buona manutenzione nell’industria alimentare deve essere in grado di rispondere, quindi, in termini di :

– efficacia economica ed organizzativa

– minimo impatto sulla quantità della produzione

– nessun impatto negativo sulla pulizia o sulla qualità degli alimenti che sono fabbricati.

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