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Un operaio muore nel ravennate, forte la protesta della Rete per la sicurezza sul lavoro

RAVENNA – Mercoledì pomeriggio un operaio senegalese, D.G. di 51 anni, residente nel ravennate da lungo tempo è rimasto vittima di un grave incidente che gli è costato la vita. L’operaio stava lavorando con alcuni colleghi in un capannone della zona porto di Marina Romea. Gli addetti, un mulettista e alcuni operai,  stavano impilando dei pesantissimi sacchi di fertilizzante quando, per cause imprecisate, alcuni dei sacchi dal peso ognuno di circa una tonnellata sono crollati sull’operaio che è deceduto sul colpo. Fortunatamente illesi gli altri compagni di lavoro.
Le autorità mediche giudiziarie sono intervenute sul luogo dell’incidente e hanno avviato le indagini per determinare la dinamica della disgrazia.

Proprio in questi giorni la Rete per la sicurezza sul lavoro di Ravenna, aveva diffuso un comunicato per aderire alla settimana di mobilitazione indetta dalla rete nazionale, di cui Quotidiano Sicurezza ha già dato notizia,  con il particolare intento di dedicare una giornata, il 7 dicembre, alla sensibilizzazione e alla protesta sull’aumento degli infortuni tra i lavoratori immigrati che spesso, per svariate ragioni, risultano di fatto meno tutelati.
Di seguito il comunicato della Rete:

«Ai lavoratori immigrati, a tutti i lavoratori

Gli infortuni, le morti sul lavoro sono in aumento tra i lavoratori immigrati. Le statistiche ufficiali già rivelano questo dato ma molti di più sono gli infortuni che non vengono denunciati perchè i lavoratori sono assunti in nero, oppure a giornata o a chiamata, ricattati dal legame lavoro/permesso di soggiorno, supersfruttati con paghe da fame.
La metà delle morti sul lavoro di lavoratori immigrati si concentra in 3 regioni: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto.
A Ravenna oggi è morto al Porto un operaio immigrato e proprio una settimana fa è morto in un cantiere Doka Besnik.
Come Rete abbiamo pure appoggiato la vertenza dei lavoratori immigrati dell’Akron-Hera/coop Omega di Imola che ha mandato gli immigrati a lavorare senza alcuna protezione tra i rifiuti speciali con salari da fame.
Queste sono solo alcune vicende recenti che nella provincia riguardano le condizioni di lavoro degli immigrati.
Più sfruttamento per i lavoratori, più infortuni e morti sul lavoro, più profitti per i padroni.

E’ ORA DI DIRE BASTA AL MODERNO SCHIAVISMO E ALLA MORTE SUL LAVORO DEI LAVORATORI IMMIGRATI!

La Rete per la sicurezza sul lavoro ha lanciato una campagna nazionale di mobilitazione contro le morti sul lavoro nella settimana dal 4 al 10 dicembre.

Il 7 dicembre a Ravenna alle ore 10 al Centro Informazioni per Immigrati del Comune (Via Alberoni, 16) e ore 11 al Centro per l’impiego (Via Teodorico, 21)

Costruiamo una campagna contro le morti degli immigrati sul lavoro

Rete per la sicurezza sul lavoro – Ravenna
tel. 339/8911853 e mail: cobasravenna@libero.it
e mail nazionale: bastamortesullavoro@domeus.it
Visita il blog: bastamortesullavoro.blogspot.com»

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