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Pensionamento in attività faticose, quali i lavoratori aventi diritto

ROMA –  Pubblicata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali la Circolare 10 agosto 2011, n. 22 riguardante il  “D.Lgs. n. 67/2011 Accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti – Prime indicazioni operative”, circolare che arriva a fornire chiarimenti su quali lavoratori avranno diritto al pensionamento e che potranno presentare domanda a partire dal prossimo 30 settembre 2011.

In attesa delle definizione della disciplina concernente le esatte e definitive modalità di attuazione del decreto, modalità che viene segnalata in corso di perfezionamento e in via di pubblicazione, il dicastero ha diramato questo documento nel quale chiarisce quali saranno le tipologie di lavoro sensibili al pensionamento anticipato, le misure di beneficio, la compilazione e la comunicazione della domanda.

Lo stesso Ministero era già intervenuto due mesi fa nei riguardi del medesimo decreto affrontando nella “Circolare 15/2011” la definizione di linea catena e lavoro notturno, ambiti ovviamente rientranti nella definizione di attività faticose e pesanti, e contestualmente gli obblighi e lo conseguenti modalità per i datori di lavoro impegnati in tali ambienti di comunicare al dicastero stesso la propria pertinenza e quindi il proprio coinvolgimento nel nuovo iter previdenziale.

Ora una seconda circolare, nella quale ci si riferisce a coloro i quali saranno prossimi a trasmettere le domanda di accesso al beneficio entro il 30 settembre 2011, in quanto abbiano “già maturato o maturino i requisiti agevolati entro il 31 dicembre 2011“.

I lavoratori interessati dal D.Lgs. n. 67/2011 “fermi restando il requisito di anzianità contributiva non inferiore a trentacinque anni e il regime di decorrenza del pensionamento vigente al momento della maturazione dei requisiti agevolati” sono:

  • Dipendenti:
  1. “Lavori in galleria, cava o miniera: mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità;
  2. lavori nelle cave: mansioni svolte dagli addetti alle cave di -materiale di pietra e ornamentale;
  3. lavori nelle gallerie: mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento con carattere di prevalenza e continuità;
  4. lavori in cassoni ad aria compressa;
  5. lavori svolti dai palombari;
  6. lavori ad alte temperature: mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti ad operazioni di colata manuale;
  7. lavorazione del vetro cavo: mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  8. lavori espletati in spazi ristretti, con carattere di prevalenza e continuità ed in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte continuativamente all’interno di spazi ristretti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  9. lavori di asportazione dell’amianto: mansioni svolte con carattere di prevalenza e continuità”.
  • Lavoratori notturni, da intendersi quali:
  1. Lavoratori a turni ex art. 1, comma 2, lett. g, D.Lgs. n. 66/2003 (ossia qualsiasi lavoratore, di tutti i settori di attività, il cui orario di lavoro sia inserito nel quadro del lavoro a turni), che prestano la loro attività nel periodo notturno come definito alla lett. d) del predetto comma 2 (ossia il periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino), per almeno 6 ore per un numero minimo di giorni lavorativi all’anno non inferiore a 78 per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato nel periodo compreso tra il 1 ° luglio 2008 e il 30 giugno 2009;  non inferiore a 64 per coloro che maturano i requisiti per l’accesso anticipato dal 1° luglio 2009;
  2. lavoratori che prestano la loro attività per almeno tre ore nell’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino per periodi di lavoro di durata pari all’intero anno lavorativo.
  • Lavoratori alle dipendenze di imprese per le quali operano le voci di tariffa per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro cui si applicano i criteri per l’organizzazione del lavoro impegnati all’interno di un processo produttivo in serie: prodotti dolciari, lavorazione e trasformazione delle resine sintetiche e dei materiali polimerici termoplastici e termoindurenti, produzione di articoli finiti, additivi per bevande e altri alimenti, macchine per cucire e macchine rimagliatrici per uso industriale e domestico, costruzione di autoveicoli e di rimorchi, apparecchi termici di produzione di vapore, di riscaldamento, di refrigerazione, di condizionamento, elettrodomestici altri strumenti ed apparecchi, confezione con tessuti di articoli per abbigliamento ed accessori, confezione di calzature in qualsiasi materiale, anche limitatamente a singole fasi del ciclo produttivo.
  • Conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Il diritto al pensionamento anticipato spetta ai lavoratori impiegati nelle categorie sopra elencate e ai lavoratori che abbiano svolto tale mansione per almeno sette degli ultimi dieni anni di attività per le pensioni che avranno decorrenza nel 2017; la metà della vita lavorativa per la decorrenza del 2018.

Per approfondire su Quotidiano Sicurezza:
Lavori usuranti, notturni e linea catena, circolare ministeriale
Lavori usuranti e pensionamento, pubblicato l’atteso decreto

Il testo completo della Cir. 10 agosto 2011, n. 22 – D.Lgs. n. 67/2011 – Accesso anticipato al pensionamento per gli addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti – Prime indicazioni operative pubblicato sul sito OLYMPUS.

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