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“Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere”: il nuovo documento approvato dal Ministero del Lavoro.

ROMA – Approvato di recente dalla Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, la “Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere”, un documento che regola le procedure di sicurezza da adottare in fase di fornitura del calcestruzzo preconfezionato.
Il testo e’ stato redatto congiuntamente dall’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (Ance) e dall’Associazione Tecnico Economica del Calcestruzzo Preconfezionato (Atecap) dopo un un lungo e impegnativo lavoro per risolvere l’annosa questione della richiesta di POS (Piano Operativo di Sicurezza) per le forniture di calcestruzzo in cantiere, avanzata sia dai funzionari ASL, che dai Coordinatori per la sicurezza.

Per Atecap e Ance la fornitura di calcestruzzo in cantiere deve risultare come “mera fornitura”, e quindi non in una esecuzione in opera. In questi casi la normativa non prevede l’obbligatorietà del POS, ma impone come procedure di sicurezza il reciproco coordinamento e informazione fra fornitori e committenti.
Lo stesso Michele Candreva del Ministero del Lavoro afferma «L’impresa fornitrice che segue le procedure non si configura come impresa esecutrice e non è pertanto tenuta alla redazione del POS, che non si applica alle mere forniture di materiali o attrezzature, come stabilito dalla circolare ministeriale n. 4/2007 che è stata ripresa dal D.Lgs. n. 81/2008».

Il neoapprovato testo contiene quindi tutte le indicazioni necessarie per lo scambio di informazioni relative alla sicurezza dei lavoratori coinvolti nelle diverse fasi in cui si articola il rapporto tra l’impresa fornitrice di calcestruzzo e l’impresa cliente. Esso racchiude altresi’ tutte le procedure finalizzate alla sicurezza dei lavoratori coinvolti, a partire dal momento in cui vi sia la richiesta di fornitura di calcestruzzo da parte dell’impresa edile, fino alla consegna del prodotto nel cantiere di destinazione.
Il testo evidenzia inoltre che “il datore di lavoro dell’impresa fornitrice di calcestruzzo scambia con il cliente tutte le informazioni necessarie affinché l’ingresso dei mezzi deputati alla consegna del calcestruzzo e l’operazione di consegna avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori di entrambe le imprese”.

Secondo quanto affermato dal presidente di Atecap Silvio Sarno “Le procedure approvate sono vere e proprie linee guida che puntualizzano con estrema precisione i comportamenti che devono essere posti in atto, sia dagli addetti dell’impresa che fornisce calcestruzzo, sia da quelli dell’impresa di costruzione, per assicurare reali e adeguati livelli di sicurezza. Il risultato raggiunto costituisce un effettivo passo avanti nella strumentazione a disposizione dei lavoratori per tutelarne la salute”.
“Il passo successivo, dunque, è mettere in atto azioni volte a favorire la reale applicazione di tali procedure, in modo che possano trasformarsi in buone prassi, poiché la cultura della sicurezza è tale solo se passa attraverso il fare, e quindi attraverso la messa in pratica della teoria.”
Quanto evidenziato infine da  Giuseppe Laffi, Presidente Commissione Ambiente e Sicurezza Atecap.

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