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Contrasto bullismo e cyberbullismo a scuola, le nuove linee di orientamento del Miur

ROMA – Bullismo, cos’è, i social network, il ruolo e la governance delle istituzioni scolastiche, i genitori, la formazione degli insegnanti. Presentate ieri a Roma dal Ministero dell’Istruzione le Linee di orientamento per azioni di prevenzione di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, documento che esamina l’attuale fenomeno della violenza fisica e psicologica perpetrata nei confronti di coetanei, studenti, in particolare individuati come deboli fragili “diversi” e programma una serie di interventi e progetti che dovranno arginare il fenomeno e accogliere segnalazioni ed emergenze.

Come intervenire

Dalla governance scolastica, alle azioni rivolte alle famiglie e ai ragazzi, dal buon comportamento in Rete ai contatti ai quali rivolgersi per aiuto e supporto. Il documento coinvolge ed è indirizzato a docenti, famiglie, studenti ed è stato già inviato a tutte le scuole italiane. “Non sono una pillola che cura nell’immediato, né una bacchetta magica” – ha dichiarato il ministro Stefania Giannini durante la presentazione – “ma uno strumento con risorse, due milioni di euro, che permetterà di fare passi avanti”.

Partendo dall’elencare il primo passo per la lotta al fenomeno, ovvero l’apprendere le norme per la buona presenza in Rete, il Ministero elenca le novità che progetta di mette in campo nell’organizzazione territoriale delle proprie funzioni, con i docenti, nei servizi per le famiglie.

Cosa fare

Funzioni e compiti degli Osservatori regionali dovranno confluire nei Centri territoriali di supporto, istituti dagli Uffici scolastici regionali nell’ambito del progetto Nuove tecnologie e disabilità. “Le scuole, inoltre, saranno chiamate a realizzare interventi mirati alla prevenzione del bullismo e del cyberbullismo, ad offrire lezioni di web sicuro all’interno di specifici moduli didattici da inserire nel piano dell’offerta formativa e ad aggiornare il regolamento scolastico con una sezione dedicata all’uso degli smartphone e dei pc”.

Ogni istituto verrà invitato a coinvolgere sul tema tutte le componenti della comunità scolastica, aggiornare il Regolamento interno, prevedere sanzioni per il fenomeno, affiancare studenti e famiglie con questionari, campagne, percorsi di formazione, siti dedicati, procedure codificate per la segnalazione di comportamenti a rischio.

Quindi la formazione degli insegnanti. Verranno inviati moduli di formazione per rafforzare le competennze necessarie, sia con contenuti di natura psico-pedagogica, che tecnologici e informatici. In primo luogo le attività formative saranno implementate nei percorsi per i neo assunti nelle 50 ore di approfondimento. “La formazione dovrà avviare un processe feed-back auto valutativo che comporti la revisione delle prassi metodologiche e didattiche adottate e promuova nei docenti la consapevolezza di un nuovo modo di essere educatori ed esploratori del quotidiano virtuale degli studenti”.

Le linee di orientamento segnalano infine le attività precedenti del Ministero e gli strumenti già a disposizione di famiglie e mondo della scuola. Il sito smontailbullo, il Safer internet center Italia e generazioniconnesse con Helpline ed Hotline per aiuto e segnalazioni di materiale pedopornografico, la giornata “Safer internet day”, e gli strumenti che mettono a disposizione gli enti componenti dell’advisory board dello stesso Safer internet center Italia. Enti che hanno collaborato con il Ministero anche alla stesura delle linee di cui stiamo parlando.

Il numero verde Telefono Azzurro 19696, la Hotline Stop-It di Save the children.

Info: Ministero Istruzione linee contrasto bullismo e cyberbullismo

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