Richiedi un preventivo gratuito

Fast-Confsal presenta il 2° rapporto di avanzamento del progetto Italia velocemente connessa

0

Il 12 gennaio Fast-Confsal ha presentato a Roma in piazza di Pietra, il 2° rapporto di avanzamento del progetto Italia velocemente connessa. Terzo appuntamento che segue i precedenti 2020 e 2021, di presentazione del programma di analisi e confronto dello stato dei lavori nel settore dei trasporti e della logistica, misure implementate e in comparazione.

Presenti a Roma nel Tempio di Vibia Sabina e Adriano, tra gli altri, il segretario generale Confsal Angelo Raffaele Margiotta, il segretario generale Fast Pietro Serbassi e il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi.

Così il segretario generale Fast – Confsal Pietro Serbassi: “Presentiamo le nuove riflessioni frutto del lungo lavoro di ricerca avviato nel 2020, avviato partendo dal Fondo di coesione territoriale e dal Pnrr. Analisi critiche e proposte in passato inviate agli stakeholders e ai parlamentari. In dettaglio 38 proposte presentate, di cui 21 accolte pienamente e 7 parzialmente.

Compito di un sindacato è non solo la tutela del lavoro, ma anche avanzare proposte per investimenti, interventi strutturali. Un miglioramento degli investimenti comporta un miglioramento dell’intero mondo del lavoro”.

Giovanni Luciano, presidente dell’Osservatorio sulla sicurezza e relazioni industriali della Confsal: “Su ogni cantiere, come sui cantieri delle grandi opere occorre sempre vigilare sia sulla realizzazione in sé sia sulla realizzazione in totale sicurezza. Molteplici sono i temi riguardanti la sicurezza sul lavoro sui quali vigilare. Ne cito alcuni, l’alternanza scuola lavoro, tema della serie di incontri sindacali che ha di recente pianificato il ministro del Lavoro Calderone; il rischio aggressione al personale, che combina safety e security, la sicurezza partecipata, come indicato nel decalogo per la sicurezza approntato da Confsal.

Il Paese deve investire in opere e quindi in sicurezza. Ogni anno infortuni e malattie professionali costano drammi e lutti e per quanto riguarda l’economia hanno un impatto pari al 6% del Pil”.

Ti potrebbe interessare

Contenuti sponsorizzati
    Condividi questo articolo