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Eternit, sentenza d’appello, Schmidheiny condannato a 18 anni

TORINO – Eternit. 18 anni di reclusione per distrastro doloso. Questa la sentenza emessa oggi dalla Corte d’Appello di Torino nei confronti di Stephan Schmidheiny. L’imputato era stato condannato il primo grado a 16 anni.

Il giudice Alberto Oggè ha dichiarato Schmidheiny colpevole per i reati commessi in anni differenti tra il 1976 e il 1986,  e negli gli stabilimenti di Casale Monferrato, Cavagnolo,  agnoli e Rubiera (con le ultime due escluse nella sentenza di primo grado).

Il tribunale ha disposto i risarcimenti, tra questi 30,9 milioni di euro per il Comune di Casale, 20 milioni alla Regione Piemonte.

Per quanto riguarda il barone Louis De Cartier, morto a 92 anni lo scorso 22 maggio, secondo la sentenza non avrebbe commesso il fatto prima del 1966. Il giudice a causa del decesso ha revocato le sanzioni accessorie e civili, e civili per quanto riguarda la Etex.

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