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Stress vita privata e lavoro, sondaggio EuroDAP

ROMA – Pubblicati da EuroDAP, Associazione europea per il disturbo da attacchi di Panico, i risultati di un sondaggio sullo stress. L’indagine ha coinvolto circa 900 soggetti, di sesso sia maschile che femminile, di età compresa tra i 18 e i 65 anni che hanno risposto a una serie di domande sulla percezione dello stress e sulle sue conseguenze nella vita sociale, relazionale e lavorativa.

L’80% degli intervistati è risultato stressato e, cosa forse più grave, non informato dei danni alla salute che un prolungato periodo di stress può provocare.  “Lo stress” – afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente dell’Eurodap – “non risparmia nessuno. Per una serie di motivi diversi, la possibilità che oggi tutti possiamo ammalarci di stress, dall’adolescente all’anziano, è molto alta. Tutti abbiamo avuto momenti in cui ci siamo dovuti confrontare con un periodo stressante, ma in questa fase non si tratta di un momento ma di una vita impostata sullo stress.” (AGI)

Che conseguenze causa questo nella vita emotiva  e relazionale delle persone? Come può lo stress alterare le nostre funzioni biologiche?

Le prime conseguenze dello stress incidono sull’umore e sullo stato emotivo: ansia, depressione, irritabilità e aggressività, sono vissuti dalla quasi totalità del campione esaminato, uniti a sentimenti di incertezza e di paura espressi dal 60% degli intervistati. Sul piano relazionale questo si traduce in un abbassamento di socialità, nella chiusura in sé stessi e nella tendenza alla solitudine.

Ma quali le conseguenze sul nostro organismo?  “Il nostro corpo” – spiega la dottoressa – “minato da ansie e timori si indebolisce, l’organismo diventa più vulnerabile alle infezioni, alle malattie e allo sviluppo di patologie autoimmuni ed è purtroppo dimostrato da studi clinici che il 70 % delle malattie degenerative dipendono dallo stress e dall’ansia” (AGI). Conseguenze si hanno anche sul sistema endocrino: lo stress induce un aumento di secrezione di cortisolo la cui presenza a livelli elevati nel sangue non solo crea scompensi al sistema immunitario ma interferisce con le funzioni di altri ormoni, inibisce ad esempio il funzionamento del testosterone, determinando di conseguenza un calo del desiderio sessuale.

I fattori di stress nella vita quotidiana di ognuno di noi sono molteplici e sempre più spesso ci troviamo a fronteggiare situazioni difficili che mettono alla prova la nostra capacità di adattamento. È urgente e necessario prendere consapevolezza di questo e intervenire per tempo. “È necessario capire cosa ci sta provocando lo stress”  – conclude la dottoressa Vinciguerra – “e imparare a gestirlo; conviverci sperando che passi può solo aggravarlo per poi entrare in problematiche più complesse”.

Lo stress si può prevenire  e si possono imparare strategie per fronteggiarlo sia in azienda che nella vita privata, ristabilendo così il necessario stato di benessere psicofisico ed evitando gli altissimi costi sociali che il perdurare di questo stato alterato può causare.

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