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Morti da amianto, processi in corso a Torino, Bari, Milano

TORINO – Il pm Sara Panelli ha chiesto il rinvio a giudizio di tre dirigenti degli stabilimenti torinesi della Michelin con l’accusa di omicidio colposo per la morte di nove dipendenti e per lesioni colpose per le malattie di altri quattordici dipendenti. Tutte le patologie sarebbero state causate dall’esposizione all’amianto. Le vittime sono state già risarcite.

Undici dirigenti e legali rappresentanti dello stabilimento Ansaldo Caldaie di Gioia del Colle sono indagati dalla procura di Bari con l’accusa di omicidio colposo e disastro colposo per i decessi imputabili all’amianto di sette operai avvenuti tra il 1994 e il 2013.

A Milano il pm Maurizio Ascione ha chiesto il rinvio a giudizio per sette ex manager Fiat e Alfa Romeno degli stabilimenti di Arese con l’accusa di omicidio colposo per la morte di ventuno lavoratori provocata dall’esposizione all’amianto. Le morti sono avvenute da metà anni 2000, l’esposizione tra gli anni ’80 e ’90.

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