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“Una scuola senza radon”, guida divulgativa pubblicata da INAIL

ROMA – Dopo aver parlato la scorsa settimana di una scheda INAIL riguardante legionella, fibre naturali di amianto e rischi lavoro in serra, continuiamo oggi raccontando un altro documento pubblicato nel febbraio 2013 dall’Istituto nelle Novità editoriali: “Una scuola senza Radon”.

Si tratta di una guida divulgativa rivolta al mondo della scuola, studenti e personale docente e non docente, con lo scopo di affrontare in modo semplice, chiaro ed efficace il tema degli effetti connessi all’esposizione al Radon.

Il Radon è un elemento radioattivo che a pressione e temperatura ambiente si trova allo stato gassoso. È incolore, insapore, inodore e chimicamente inerte, cioè non innesca reazioni chimiche a contatto con altre sostanze. Esso deriva dal decadimento radioattivo dell’Uranio, un elemento presente in tutte le rocce della crosta terrestre, e per tale ragione è molto diffuso. Esistono in natura inoltre rocce che hanno quantità di uranio molto più elevate rispetto ad altre. In particolare tutte le rocce di origine vulcanica come i tufi, il greiss, alcuni graniti e le pozzolane.

Attraverso un meccanismo di decadimento radioattivo, il Radon si trasforma originando altri elementi radioattivi: sono proprio questi (i cosiddetti “figli del Radon”) a costituire il reale agente di rischio per la salute. Questo gas è stato classificato, infatti, come la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di tabacco e rappresenta la prima causa per i non fumatori.

La pericolosità del Radon è quindi direttamente proporzionale alla sua concentrazione nell’aria. All’aria aperta o in ambienti ventilati le correnti aeree disperdono il Radon in modo che la sua concentrazione sia sotto la soglia di pericolosità. In ambienti chiusi, soprattutto se costruiti su terreni di origine vulcanica, ci possono essere concentrazioni di Radon che superano tale soglia.

La scuola rappresenta un luogo di particolare attenzione da tutelare dal “rischio radon”, data la presenza di bambini o ragazzi e personale che vi trascorre un elevato numero di ore.

La guida vuole quindi fornire una conoscenza di base sul fenomeno radon: su cosa sia, su come si diffonda negli ambienti interni, sui metodi per la misurazione della sua concentrazione in aria e sulle possibilità di intervenire per rimuoverlo.

Essa fornisce indicazioni per gli operatori della scuola e i lavoratori in generale in relazione agli adempimenti previsti dalla normativa vigente, in particolare il  D. Lgs. 81/08 per la tutela della salute dei lavoratori e il D. Lgs. 230/95 per la protezione dalle radiazioni ionizzanti. Con l’obiettivo di essere uno stimolo e supporto per i docenti affinchè inseriscano la “tematica radon” nell’ambito dei programmi didattici e possano così contribuire alla diffusione delle conoscenze sull’argomento e alla promozione della cultura della salute e della sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro tra i giovani.

La pubblicazione è stata progettata per consentirne una duplice modalità di lettura: il testo principale come veicolo delle informazioni di base e la rubrica Per saperne di
più
rivolta a quanti desiderino approfondimenti di tipo tecnico-scientifico.

Gli argomenti trattati sono:

  • “Perché la problematica del “Radon” nelle scuole;
  • Radioattività naturale e radiazioni ionizzanti;
  • Il Radon: un pericolo per la salute pubblica;
  • Come sapere se esiste un rischio da Radon nelle scuole;
  • Cosa prevede la normativa sul Radon nelle scuole;
  • Il ruolo delle ASL in materia di rischio da Radon;
  • Cosa fare se è presente Radon nelle scuole;
  • Costruire una scuola in un’area a rischio.”

Per approfondire: Una scuola senza Radon.

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