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La cultura della sicurezza del lavoro arriva nelle scuole

ROMA – La promozione della cultura della sicurezza a partire dalla scuola è uno degli obiettivi istituzionali per cui il Ministero del Lavoro e il Ministero dell’istruzione si sono impegnati congiuntamente. La Seconda relazione intermedia della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro, recentemente presentata in Senato, dedica all’argomento un approfondimento. Dall’ultima relazione molto è stato fatto e gli obiettivi che erano stati posti sono vicini ad essere raggiunti.
Obiettivo ultimo è l’integrazione della materia “Salute e Sicurezza del lavoro” nei programmi scolastici di ogni ordine e grado, dalle scuole elementari alle scuole medie superiori con particolare attenzione per gli istituti tecnici professionali. L’intento è quindi quello da passare da un approccio che prevede interventi sporadici e disorganizzati ad un approccio sistemico che faccia di questi insegnamenti un cardine su cui fondare l’educazione di bambini e ragazzi.

I due ministeri hanno quindi operato insieme avanzando verso questo obiettivo per gradi.
Un primo passo importante è stato il protocollo d’intesa tra Ministero dell’Istruzione, il Ministero del Lavoro e l’ANMIL, che mira a diffondere la cultura della prevenzione a scuole e nei corsi di laurea universitari. Quindi sono stati creati, a livello universitario, corsi di laurea, master, borse di studio etc.
Attraverso il confronto anche con le Regioni, e rispettando l’autonomia scolastica, si cerca però di rendere questa materia una parte integrante dei normali corsi di insegnamento, facendo sì che il tema venga affrontato da insegnanti e alunni in modo trasversale, senza aumentare le ore di lezione ma integrandolo in quelli già avviati. Di sicurezza sul lavoro si può parlare quando si affrontano temi di educazione  civica, di educazione tecnologica, di educazione alla salute ecc.
Altro passo importante verso l’attuazione di questo obiettivo è stato la stesura di una Carta d’Intenti sottoscritta dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e dall’Inail  che ha previsto lo stanziamento di cinque milioni di euro e l’istituzione di una cabina di regia che definisca le linee guida affinche nelle diverse scuole questo processo si possa avviare concretamente.

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