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INAIL, le possibilità della domotica nella quotidianità degli infortunati assistiti

ROMA – INAIL comunica che nell’ambito del Regolamento per l’erogazione agli invalidi del lavoro di dispositivi tecnici e di interventi di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione, contempla la possibilità di installare nelle abitazioni dispositivi automatizzati che consentano di superare i problemi di mobilità e di gestione dell’ambiente domestico.

Nell’ottica dell’abbattimento delle barriere architettoniche bisogna infatti considerare che anche le più semplici azioni come accendere o spegnere la luce, rispondere al citofono, alzare o abbassare le tapparelle, possono essere delle barriere insormontabili per molte persone con gravi disabilità motorie o sensoriali, come specificato dal decreto ministeriale 236/1989.

L’uso della domotica, ovvero della tecnologia informatica per gestire l’automazione di oggetti della vita quotidiana utilizzando telecomandi o sistemi computerizzati, può rivelarsi un efficace strumento per abbattere queste barriere.

Le soluzioni domotiche sono scalabili, integrabili ed espandibili, nel caso in cui l’evoluzione della disabilità renda necessario automatizzare il funzionamento di altri dispositivi. Sono tecnologie che aumentano la sicurezza elettrica, perché tutti i componenti di controllo sono alimentati con tensione tra i 12 e i 24 volt con una ridotta emissione di interferenze elettromagnetiche, caratteristica importante quando si utilizzano attrezzature di diagnostica strumentale e apparecchi elettromedicali.

L’INAIL in base al nuovo regolamento protesico (PDF), prevede la possibilità di finanziare l’installazione di questo tipo di dispositivi nelle abitazioni dei propri assicurati quando le menomazioni subite dai lavoratori penalizzano la loro mobilità o la gestione dell’ambiente domestico, come nei casi di cecità, tetraplegia, tetraparesi, paraplegia, paraparesi e amputazioni bilaterali di arto superiore o inferiore.

L’iter per l’erogazione del contributo da parte dell’INAIL si divide in quattro fasi:

  • una prima fase di valutazione preliminare da parte dell’equipe multidisciplinare incaricata di attuare la tutela globale dell’assicurato per verificare l’ ammissibilità della richiesta;
  • una visita a domicilio da parte di un membro del collegio dei tecnici per l’industrializzazione edilizia (CTE) che fornirà la propria consulenza rispetto alle soluzioni più idonee e alla documentazione tecnica da presentare, e prepara una relazione tecnica istruttoria di valutazione del progetto presentato e di congruità della spesa preventivata;
  • una fase di realizzazione effettiva delle opere richieste;
  • una fase di collaudo effettuata dall’equipe multidisciplinare e dal tecnico del CTE per verificare la conformità delle opere realizzate con il progetto presentato.

La visita a domicilio da parte del tecnico CTE è di fondamentale importanza in quanto non esistono soluzioni valide a priori. Ogni caso ha le sue specificità relative alle caratteristiche dell’abitazione, al tipo di menomazione dell’assicurato, alla composizione del nucleo familiare e anche alle dinamiche di vita quotidiana.

Il tecnico CTE può essere affiancato da altre figure professionali nel caso di interventi particolarmente complessi, quali ad esempio quelli che richiedono la comunicazione fra sistemi informatici diversi.

Il collaudo si intende superato solo dopo aver:

  • verificato la regolare installazione e corretta funzionalità della fornitura da parte del tecnico della CTE regionale e dall’eventuale figura professionale necessaria;
  • verificato la rispondenza della fornitura al bisogno dell’assicurato da parte dell’équipe multidisciplinare;
  • verificato la presenza di tutti i manuali e le istruzioni d’uso;
  • acquisito la “dichiarazione di ricevuta” della fornitura da parte dell’assicurato;
  • acquisite le certificazioni di sicurezza, qualora previste dalle vigenti disposizioni in materia;
  • acquisito la certificazione di garanzia dell’ausilio, rilasciata dal fornitore/ installatore.

Il contributo dell’INAIL comprende i costi per la realizzazione degli interventi murari, gli arredi personalizzati con automatismi, le cucine comandate da sistemi domotici e le modifiche degli impianti necessarie. Anche le riparazioni sono totalmente a carico dell’Istituto, fatta eccezione per gli interventi di manutenzione ordinaria. Il rinnovo degli ausili domotici è a carico dell’Istituto dopo cinque anni dalla fornitura. Nel caso di arredi e cucine, devono trascorrere almeno dieci anni.

Info: domotica INAIL.

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