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Infortuni sul lavoro, il rapporto INAIL 2011 Friuli Venezia Giulia

TRIESTE – Presentato il Rapporto Annuale Regionale INAIL 2011 Friuli Venezia Giulia. Per la prima volta la quota di infortuni scende al di sotto dei 20.000: sono 19.757 gli infortuni verificatisi in regione e denunciati all’INAIL nel 2011, l’8,3% in meno dell’anno precedente.

Gli infortuni sono accaduti per il 40,3% in provincia di Udine, per il 23,5% in provincia di Pordenone, nel 22,1% in provincia diTrieste e nella provincia di Gorizia il 14,1%.

Sono 18 i casi mortali, lo stesso numero registrato l’anno precedente, di cui 11 avvenuti in provincia di Pordenone. 16 uomini e 2 donne tutti nei comparti industria e servizi. Nessun morto sul lavoro in agricoltura (a fronte dei 4 deceduti lo scorso anno) e per i dipendenti in Conto Stato.

Sette tra gli incidenti mortali si sono verificati in ambiente di lavoro ordinario e 11 su strada, di cui 6 in occasione di lavoro e 5 in itinere, nel tragitto tra la casa e il posto di lavoro.

Per quanto riguarda la distribuzione degli infortuni per settore di attività, il 92,4%, pari a 18.251 casi, si è verificato nel settore industria e servizi, con una flessione dell’8,2% rispetto al 2010. Simile flessione si registra nell’agricoltura che con 846 infortuni quota l’8,1% in meno rispetto al 2010.

Anche nel 2011, come  già successo nell’anno precedente, gli infortuni delle aziende del macrosettore dei servizi superano quelli dell’industria. Nei servizi sono 7.201 i casi, pari al 36,4% del totale mentre nell’industria sono 6.357,  32,2% del totale. Il dato va messo in relazione con il calo di lavoro nelle industrie manifatturiere e nelle costruzioni dovuto alla crisi economica.

Nell’analisi per singolo settore di attività economica vediamo che sul totale regionale pesano gli infortuni avvenuti nelle industrie manifatturiere (23%), con particolare riguardo all’industria del metalli (7,6%),  e quelli verificatisi in aziende operanti nel settore delle costruzioni (8,5%) che hanno comunque registrato una diminuzione degli infortuni rispetto all’anno precedente dell’11,5%, 218 casi in meno.

Per quanto riguarda la tipologia di infortuni e le incidenze nei diversi settori queste variano a livello provinciale: nelle province di Gorizia, Pordenone e Udine prevalgono gli infortuni avvenuti in realtà industriali (rispettivamente, 37,5%, 34,3% e 28,1% dei totali provinciali) mentre invece nella provincia di Trieste hanno maggiore incidenza quelli avvenuti in realtà artigiane (26,8%).

Per quanto riguarda gli infortuni mortali verificatisi nel settore industria, nel 2011 hanno perso la vita 4 lavoratori delle industrie manifatturiere (1 nell’industria dei metalli, 1 nell’industria macchine elettriche e 2 in altre industria), di cui un infortunio occorsi in ambiente di lavoro ordinario, due in incidenti lavorativi con mezzi di trasporto e uno in itinere.

In numeri assoluti, il settore in cui si concentra il maggior numero di infortuni è quello dei servizi (36,4% del totale), che occupa circa il 63% degli occupati della regione. Gli infortuni nel settore sono maggiormente distribuiti tra commercio (6,8% del totale ), trasporti (5,9%), servizi alle imprese (6%) e sanità e servizi sociali (5%).

Per quanto riguarda il fenomeno infortunistico per la categoria delle lavoratrici i settori tariffari in cui si sono maggiormente verificati nel 2011 gli infortuni al femminile sono il terziario 34,4%  e a seguire altre attività, 20%.

Nello specifico nel 2011 gli infortuni occorsi a lavoratrici si sono verificati principalmente nel settore sanità e servizi sociali (792 casi pari al 12,3% del totale). A seguire le industrie manifatturiere (613 casi, pari al 9,5%) e poi dai settori del commercio (560 infortuni) e delle Attività immobiliari e servizi alle imprese (551).

Per quanto riguarda la categoria dei lavoratori stranieri la quota degli infortuni si attesta al 22,6% (media nazionale 21,5%). 4 gli infortuni con esiti mortali occorsi a lavoratori stranieri, due in più rispetto al 2010. I Paesi di origine degli infortunati stranieri sono prevalentemente dell’Europa dell’Est: ex Jugoslavia, Croazia e Bosnia-Erzegovina.

Per quanto riguarda l’incidenza della diversa tipologia degli infortuni (sul luogo di lavoro, su strada in occasione di lavoro o in itinere), queste cambiano nei diversi settori: nell’industria si ha la maggiore incidenza degli infortuni in ambiente ordinario di lavoro, seguita dall’artigianato seppure in percentuale minore, mentre nel settore altre attività si riscontra la percentuale più alta di eventi in occasione di lavoro con mezzi di trasporto, e si registra altresì la più alta incidenza di infortuni in itinere.

Nel 2011 le malattie professionali denunciate sono aumentate del 12,3%: 1.400 le denunce rispetto alle 1.247 dell’anno precedente un aumento superiore a quello nazionale e del Nord-est. Le denunce più numerose, 827 casi (più della metà del totale) riguardano patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e delle malattie osteo-articolari e muscolo tendinee, causate da movimenti ripetuti e posture scorrette.

Info: rapporto INAIL 2011 Friuli Venezia Giulia.

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