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Contributi sperimentali acquisti servizi infanzia, in GU il decreto interministeriale

ROMA – Pubblicato giovedì 11 dicembre 2014 in GU n. 287 il Decreto Interministeriale del 28 ottobre 2014 che stabilisce i criteri di accesso e le modalità di utilizzo del contributo sperimentale per l’acquisto dei servizi per l’infanzia, contributo previsto dall’articolo 4, comma 24, lettera b) della Legge 28 giugno 2012, n. 92 Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita. 

“La madre lavoratrice dipendente di amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro, nonché la madre lavoratrice iscritta alla gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335, al termine del periodo di congedo di maternità e negli undici mesi successivi, ha la facoltà di richiedere, in luogo del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati”.

Il beneficio consiste in un importo massimo di 600 euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a sei mesi, e può essere erogato sotto forma di buoni lavoro (di cui all’articolo 72 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276) per il pagamento di servizi di baby-sitting oppure attraverso il pagamento diretto alla struttura prescelta nel caso si voglia usufruire della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati.

Per accedere al beneficio la madre lavoratrice dovrà presentare domanda all’Inps tramite i canali telematici. Per gli anni 2014 e 2015 le domande possono essere presentate entro il 31 dicembre di ciascun anno.

Il contributo sarà erogato fino a esaurimento fondi secondo l’ordine di presentazione delle domande. Nel caso in cui si rilevasse un eccesso di domande a fronte della disponibilità finanziaria, per la concessione potrà essere attuato un criterio reddituale fissando un valore massimo dell’indicatore della situazione economica equivalente del nucleo familiare di appartenenza (Isee) dell’anno di riferimento. In via concomitante, potrà anche essere rideterminata la misura del beneficio.

Info: contributo acquisti servizi infanzia 

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