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Disabilità e lavoro, sclerosi multipla: lavoratore, ruoli datore medico competente

ROMA – Disabilità e lavoro. Continuiamo nella presentazione della serie di schede a tema pubblicata da Inail. Dopo gli approfondimenti sulla gestione delle emergenze, e sui diritti esigibili dei lavoratori, presentiamo oggi tre schede dedicate alla sclerosi multipla: il punto di vista del lavoratore, il datore di lavoro e il medico competente.

La sclerosi multipla è una malattia gravemente disabilitante che spesso viene diagnosticata a uomini e donne in età adulta e che stanno costruendo la loro professionalità. Secondo i dati della Survey on employment and sclerosis multiple condotta nel 2010 dalla Msif, Federazione internazionale per la sclerosi multipla, l’83% dei lavoratori malati di Sm lascia il lavoro prematuramente.

Per l’85% degli intervistati dalla Msif in occasione della ricerca, tra i motivi di maggiore difficoltà nel restare sul posto di lavoro venivano segnalate l’eccessiva fatica, la difficoltà a mantenere la stazione eretta, quindi il carico di lavoro non preventivato, la difficoltà nella comunicazione e nella comprensione delle mansioni e la mancanza di supporto da parte dei colleghi e del datore di lavoro.

Ancora, dai dati di una recente ricerca effettuata su 200 lavoratori affetti da Sm è emerso che nel 48% dei casi è mancata per essi l’adozione da parte del datore di lavoro di “accomodamenti ragionevoli”, nel 44% dei casi le condizioni di lavoro sono risultate inadeguate, nel 41% dei casi è stato impedito l’avanzamento di carriera ed è stato offerto un salario ingiusto (27%) e un iniquo accesso ai benefits aziendali (25%).

Spicca quindi il ruolo fondamentale del datore di lavoro. Gli obblighi in capo a questa figura oltre che dal D.Lgs. 81/08 sono sanciti anche dal D.Lgs. 216/2003 che prevede la tutela dalle discriminazioni, rinforzata dalla L. 18/2009.

In virtù di questo il datore di lavoro di chi è affetto da malattia disabilitante non ha solamente l’obbligo di garantirne la salute e sicurezza ma ha anche l’obbligo di introdurre i “ragionevoli accomodamenti” e di adottare un approccio virtuoso e integrato alla tutela globale del lavoratore con disabilità. Affiancato nelle valutazioni dal coinvolgimento del Rls e dello stesso lavoratore disabile.

Quindi il ruolo del medico competente. Un ruolo di estrema importanza in quanto mediatore capace di integrare la conoscenza dello stato di salute dell’individuo con quella del ciclo lavorativo. Compito del medico competente è sottoporre ad accurata sorveglianza sanitaria il lavoratore affetto da SM con visite periodiche che certifichino lo sviluppo della malattia, le capacità di riabilitazione e l’idoneità al lavoro.

Contemporaneamente dovrà collaborare con il datore di lavoro e con le figure aziendali della prevenzione per decidere eventuali adeguamenti della postazione di lavoro e/o della mansione al fine di contribuire a una piena integrazione lavorativa.

Per approfondire: 
Sm punto di vista del lavoratore
ruolo del datore di lavoro
ruolo medico competente

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