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Sicurezza lavoro marittimo, buone pratiche in caso di infortunio a bordo, Mit e Cirm

ROMA – Buone pratiche in caso di infortuni a bordo delle navi. Questo il recente manuale pubblicato dal Ministero dei Trasporti e dal Cirm Centro internazionale radio medico, presentato dallo stesso Ministero lo scorso 22 dicembre 2014 a Roma.

Gli attori della prevenzione, il primo soccorso, i Dpi. La pubblicazione affronta e illustra prassi, organigramma, normativa e adempimenti necessari per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro a bordo. Citando tra le leggi la Convenzione Ilo sul Lavoro marittomo Mlc 2006 ratificata dall’Italia nel settembre 2013.

“Il lavoro marittimo, pur essendo tra i meno studiati, è uno dei settori strategici dell’economia. Un lavoro specifico e particolare, che non lo rende assimilabile ad altre tipologie di attività a terra. La gente di mare rappresenta una categoria di lavoratori per la quale la nave, oltre a rappresentare luogo di lavoro, può spesso diventare anche ambiente di vita per tempi prolungati, con una conseguente estensione temporale, anche notevole, delle esposizioni lavorative. In particolare, tale categoria di lavoratori è esposta ad elevati rischi di infortuni, con particolare riferimento ad eventi altamente invalidanti o fatali”.

Personale per la sicurezza del lavoro marittimo

Taglio pratico, linguaggio immediato, con l’intento di essere subito utile alla gente di mare. Il volume apre con un’ampia descrizione di tutti gli attori della prevenzione. Di tutto il personale apicale o meno presente su una nave, e di ogni responsabilità che lo stesso personale abbia in merito alla sicurezza sul lavoro. La società armatrice (datore di lavoro), il Comandante, i marittimi, il Comitato per la sicurezza e la ssalute, il responsabile della sicurezza, il rappresentante per la sicurezza, il medico competente. 

“Le attività che l’Armatore deve pianificare, preparare e realizzare sono finalizzate a:

a) Impedire che a bordo possano accadere incidenti;
b) Evitare che ci siano carichi lavorativi eccessivi;
c) Organizzare il lavoro senza mai prescindere dai principi di sicurezza e salute dei
marittimi;
d) Fare in modo che i materiali ed i prodotti siano utilizzati in modo sicuro e che non
costituiscano un pericolo per la salute dei marittimi;
e) Far eseguire modalità di lavoro che proteggano i marittimi dagli effetti nocivi di
agenti chimici, fisici e biologici”.

Quindi la prevenzione incendi, il registro degli incidenti, le sostanze chimiche, i segnali, con una lunga sezione dedicata al primo soccorso, nella quale vengono elencati tutti i traumi da incidenti a bordo, e per essi, conseguenze cause e prima cura.

Per chiudere, queste le leggi basilari della normativa italiana di settore che la guida ricorda nella sua presentazione:

Info: buone pratiche infortuni a bordo navi 

Leggi: Convenzione Ilo Lavoro marittimo, in comunicato Esteri norme e abrogazioni

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