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Inail Friuli, il calo degli infortuni non è effetto della crisi ma della sensibilizzazione

TRIESTE – Anche in Friuli Venezia Giulia sono convinti che la riduzione degli infortuni sul lavoro nell’anno passato non sia un effetto transitorio della crisi economica in atto con riduzione di attività e ore lavorate e, magari, con comportamenti opportunistici di aziende e lavoratori impauriti dalla prospettiva di perdere lavoro.

Dall’analisi, resa nota dal direttore regionale dell’Inail, Antonio Traficante, nel corso di un incontro alla Fiera di Udine, risulta che in FVG si è registrata, nel 2009, una diminuzione degli infortuni sul lavoro del 14 per cento.
La provincia di Pordenone è quella più virtuosa con un calo che supera il 21 per cento ; segue la provincia di Udine che ha fatto registrare un valore prossimo alla media regionale, cioè -14,9 per cento, mentre sotto la media sono Gorizia (-10,3 per cento) e Trieste ( -4,2 per cento). Ad avvalorare i dati su una consolidata diminuzione di infortuni, quello relativo agli eventi mortali che fa registrare calo del 23 per cento. L’Inail ritiene che i dati positivi registrati nel 2009 siano anche effetto di un progetto, curato insieme ad Ebiart, l’Ente bilaterale artigianato del Friuli Venezia Giulia, di promozione di cultura della sicurezza nelle imprese. Nel corso dell’incontro alla Fiera di Udine, denominato ‘‘La prevenzione condivisa: piccola e media impresa e lavoratori”, si è affermato che tale iniziativa abbia iniziato ad esplicare effetti positivi soprattutto tra le piccole e medie imprese.  Il programma ora prevede di estendere il progetto a tutte le categorie, puntando soprattutto a colmare il deficit di formazione alla sicurezza sul lavoro che si registra in quasi i due terzi di neo assunti al lavoro annualmente.

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