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Disoccupazione di lunga durata, mercato del lavoro, gli indicatori KILM dell’Ilo

GINEVRA – Pubblicati dall’Ilo i KILM (Key indicators of the labour market), gli indicatori chiave del mercato del lavoro, strumento di riferimento online per dati e analisi sul mercato del lavoro di settanta economie sviluppate ed emergenti.

Preoccupanti i dati che emergono sul fenomeno della disoccupazione di lunga durata. In alcuni Paesi dal 2008 i periodi di disoccupazione per i lavoratori sono sempre più a lunghi: in Spagna, Regno Unito, Stati Uniti , Serbia e Bulgaria, negli ultimi quattro anni  la disoccupazione di lunga durata è aumentata del 40%.

Paesi che hanno tassi di disoccupazione simili possono apparire molto diversi se si valuta il livello di mobilità e i tempi necessari per rientrare nel mercato del lavoro. Ad esempio sia gli Stati Uniti che la Germania hanno tassi di disoccupazione di circa il 6,3 %, ma i periodi di disoccupazione sono in media più brevi nel mercato del lavoro statunitense. Allo stesso modo  in Francia, dove i tassi di disoccupazione dal 1991 sono stati circa il 30% superiori a quelli della Germania, in media ci vuole meno tempo per un lavoratore disoccupato a trovare di nuovo un lavoro.

Nei Paesi in via di sviluppo, la situazione diversa. I lavoratori si muovono più velocemente tra i periodi di disoccupazione e di occupazione rispetto alle economie avanzate, ma questo è dovuto dal transito frequente nel mondo del lavoro informale. 

È la prima volta che tali statistiche sono state raccolte in modo da ottenere un unico quadro coerente delle dinamiche del mercato del lavoro in sia nei Paesi sviluppati e che in quelli in via di sviluppo.

Altro indicatore rilevato dall’analisi ILO è il livello di inadeguatezza delle qualifiche, sia nel senso di sovra-qualificazione che di sotto-qualificazione del personale.

Il rapporto mostra che la mancata corrispondenza tra le competenze che i lavoratori hanno rispetto a quelle richieste dal mercato nelle economie in via di sviluppo nel 2012 si è attestato a una media del 17,1 %.

L’incidenza media di sovra-qualificazione nelle economie sviluppate è stato del 10,1% nel 2010, rispetto all’8,5% nel 2008. Il fenomeno colpisce maggiormente migranti, lavoratori più giovani persone con disabilità. Il livello di sotto -qualificazione nelle economie sviluppate è stato in media del 28,1% nel 2010 rispetto al 31% nel 2008 .

Per approfondire: KILM 2013.

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