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Disabilità e lavoro, gestione delle emergenze, serie fact sheet Inail

ROMA – Disabilità e lavoro. Pubblicata da Inail una serie di schede riguardante sicurezza e lavoro delle persone disabili. Sclerosi multipla, diritti esigibili dei lavoratori, ragionevole accomodamento, ruoli per la gestione della sicurezza, rischi, responsabilità, datore di lavoro e medico competente, il punto di vista del lavoratore, una lunga sequenza di fact sheet per informare e sensibilizzare.

Disabilità e lavoro: gestione delle emergenze è il titolo della prima scheda, pubblicata in due parti.

Ai sensi del D.Lgs. 81/2008 ricade sul datore di lavoro, l’obbligo di valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza per tutti i lavoratori compresi, come specificato nell’art. 28 c. 1, quelli riguardanti “gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari”, tra cui ricadono i lavoratori con disabilità. Per questa categoria il datore non solo deve affidare compiti adeguati ma deve considerarne anche le specifiche condizioni in caso di emergenza (art. 43).

La scheda passa in rassegna vari riferimenti normativi riguardanti le emergenze, documenti utili, linee guida. Innanzitutto il Decreto del Ministero dell’Interno. 10/03/1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro che dedica espressamente il paragrafo 8.3 dell’allegato VIII all’assistenza alle persone disabili dando indicazioni sull’assistenza a persone con mobilità o capacità visiva ridotta.

Quindi la Circolare del dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa civile del Ministero dell’Interno  n° 4 del 1 marzo 2002 Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano o possano essere presenti persone disabili. La circolare definendo la ratio che deve ispirare la gestione della sicurezza in presenza di persone con disabilità nel luogo di lavoro, afferma che l’obiettivo è “conseguire adeguati standard di sicurezza per tutti senza determinare alcuna forma di discriminazione tra i lavoratori; progettare la sicurezza per i lavoratori con disabilità in un piano organico, che incrementi la sicurezza di tutti, e non attraverso piani speciali o separati da quelli degli altri lavoratori”.

Fornisce indicazioni sull’identificazione delle caratteristiche ambientali, sulle misure edilizie e impiantistiche per facilitare la mobilità e l’orientamento e, in  merito alle misure organizzative, suggerisce che “ai fini dell’adozione di procedure gestionali e di emergenza che siano praticabili ed idonee agli scopi, è opportuno che la loro definizione avvenga, ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili), a seguito di una consultazione dei diretti interessati abitualmente ivi presenti; la persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate ad accompagnare una persona con difficoltà sensoriali ed a trasmettere alla stessa, in modo chiaro e sintetico, le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsi per facilitare la fuga; la persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate per agevolare i soccorritori e per dare a questi i riferimenti per meglio trarre in salvo la persona”.

La scheda presenta quindi ancora un documento ad opera del Dipartimento nazionale dei VVF. Il soccorso alle persone disabili: indicazioni per la gestione dell’emergenza, elaborato nel 2004, dove sono trattate le diverse tipologie di disabilità motorie, sensoriali e cognitive e fornite indicazioni per adottare procedure sicure sia per il soccorritore sia per la persona in difficoltà. Un testo che sottolinea come la consultazione del lavoratore con disabilità nella predisposizione del piano di emergenza sia di primaria importanza.

In ultimo viene segnalata la chek list Lettera Circolare prot. P880/4122 sott. 54/3C del 18/08/2006: la sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili: strumento di verifica e controllo. Obiettivo della check list è far emergere le condizioni di criticità a cui contrapporre concrete soluzioni tecniche. I fattori critici che vengono indagati sono: la percezione dell’allarme, l’orientamento durante l’esodo, la mobilità negli spazi interni e la mobilità negli spazi esterni.

Per approfondire:
Disabilità e lavoro gestione emergenze: parte I parte II.

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