Richiedi un preventivo gratuito

Rischio esposizione legionella, relazione e factsheet EU-OSHA

BILBAO – Pubblicati da EU-OSHA due documenti riguardanti il rischio legionella. Una relazione a titolo “Legionella and Legionnaires’ disease: a policy overview – Legionella e la malattia dei legionari: una panoramica sulla politica” e un factsheet “Esempi di politiche e buone prassi europee relative alla Legionella e alla malattia del legionario”, collegato alla campagna “Manutenzione sicura” (Manutenzione sicura, sette nuovi partner campagna EU-OSHA).

Due documenti nei quali l’ “Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro” affronta rischi, politiche degli stati europei e buone pratiche per la prevenzione delle malattia dei legionari e dalla forma meno grave della stessa chiamata febbre di Pontiac. Malattie che si contraggono inalando piccole gocce d’acqua contaminate dal batterio “Legionella pneumophila” e correlati”.

“Normalmente, la malattia dei legionari si contrae inalando piccole gocce di acqua (aerosol) contaminate dalla legionella. Tuttavia, la maggior parte delle persone esposte alla legionella non contrae la malattia e non esistono documenti attestanti la trasmissione della malattia da persona a persona. Alcuni individui, come le persone al di sopra dei 45 anni, i fumatori, i grandi bevitori, le persone aff ette da malattie croniche delle vie aeree o dei reni e i soggetti colpiti da immunosoppressione sono maggiormente esposti al rischio di contrarre la malattia dei legionari”.

Una malattia alla quale sono esposti viaggiatori, lavoratori addetti alla manutenzione dei sistemi di condizionamento e alla fornitura d’acqua, lavoratori operanti in luoghi con macchine di atomizzazione, saldatori, addetti all’autolavaggio, minatori, operatori sanitari addetti al trattamento delle acque di scarico industriali.  Una malattia che l’EU-OSHA ha premuto negli anni passati affinchè venisse considerata e annoverata tra i rischi sul lavoro, e inserita tra le patologie e le infezioni sulle quali vigilare, approfondire e per le quali sia necessaria, come in ogni altro caso del resto, una sorveglianza sanitaria.

I due testi, che l’Agenzia ha reso noti riportano dati e case studies riguardanti la politica e il mondo del lavoro europeo. Esempi, riferimenti normativi e prospettive di analisi inerenti la riduzione del rischio da esposizione negli ambienti di lavoro che comprendano l’utilizzo di:

  • Sistemi idraulici che comprendono una torre di raff reddamento;
  • sistemi idraulici che comprendono un condensatore di evaporazione;
  • sistemi idraulici di acqua calda e fredda;
  • piscine termali (note anche come vasche idromassaggio, tinozze
  • scandinave e vasche termali);
  • umidifi catori e sistemi di atomizzazione dell’acqua;
  • linee idrauliche per poltrone per dentisti;
  • vasche di aerazione in impianti di trattamento biologico e in
  • impianti preposti al trattamento delle acque di scarico industriali;
  • macchine per la purifi cazione di acqua ad alta pressione;
  • altri impianti e sistemi contenenti acqua che possono superare
  • una temperatura di 20 °C ed emettere spray o aerosol.

E per i quali in prima istanza si consiglia di:

  • Controllare l’emissione degli spruzzi di acqua;
  • evitare temperature di acqua comprese tra i 20 e i 45 °C;
  • evitare il ristagno di acqua che possa favorire lo sviluppo di
    biofilm;
  • evitare l’utilizzo di materiali che ospitano batteri e altri microrganismi o forniscono sostanze nutritive per lo sviluppo di microbi;
  • mantenere la pulizia del sistema e dell’acqua al suo interno;
  • utilizzare DPI.

Per approfondire e leggere interamente i documenti: Esposizione alla legionella sul luogo di lavoro: nuova relazione e factsheet.

Ti potrebbe interessare

Contenuti sponsorizzati
    Condividi questo articolo