BENEVENTO – Ripartiamo anche in questo nuovo anno con la rubrica “Dieci domande per un centro ANFOS”. E la prima inervista del 2012 ha incontrato Michele Farese, dottore commercialista e revisore dei conti, legale rappresentante di Cultura Formazione e Progresso, società cooperativa di Benevento specializzata in sviluppo locale, finanza agevolata e formazione.
Dott. Farese Di cosa si occupa il suo centro di formazione?
Cultura Formazione e Progresso è una Società Cooperativa che opera sul territorio regionale campano con la missione di favorire l’innalzamento del capitale umano; è una società specializzata nella progettazione e cooperazione su fondi strutturali rivolta ad aziende private e pubbliche, nata sul presupposto che il processo di sviluppo socio-economico di un territorio e la sua competitività dipendono sempre più da fattori connessi all’introduzione di innovazioni originali nei sistemi produttivi, nei servizi e nella società in generale. Pertanto il nostro centro di formazione offre non solo servizi formativi ma anche servizi consulenziali in materia di finanza agevolata, fiscalità e tributi.
Da quanto tempo opera in questo settore?
La società nasce nel 2006 per opera di alcuni professionisti esperti nella progettazione, comunicazione e marketing territoriale, nonché con diverse esperienze nel campo della formazione. Da qui l’idea di creare un centro di formazione che con il tempo ha acquisito nel suo staff diversi professionisti esperti in processi formativi, analisi dei fabbisogni e counselling, capaci di cogliere le opportunità esistenti sul territorio. Il nostro punto di forza lo si può sintetizzare come segue: è un’impresa giovane, dinamica, capace di attivare iniziative di cooperazione tra Enti, imprese e strutture di ricerca finalizzate al miglioramento dei processi produttivi ed organizzativi ed alla specializzazione delle risorse umane.
Quali corsi sono attivati presso il vostro Centro?
La CFP in riferimento alla formazione professionale vanta significative esperienze in diversi ambiti quali i percorsi finanziati dai fondi interprofessionali come Fondimpresa, Fondartigianto, FormaTemp, oltre a progetti finanziati dalla Regione Campania per occupati e disoccupati, attivazione per conto di imprese di tirocini formativi; corsi di formazioni volti al conseguimento della patente europea del computer; alta formazione rivolta a laureati e non ultimo i corsi di formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro accreditati da ANFOS.
La vostra società eroga anche altri servizi?
Il nostro principale target è costituito da piccole e medie imprese, pertanto il nostro impegno è volto a garantire risposte certe al fabbisogno espresso dai nostri clienti, dunque offriamo un servizio completo che va dalla consulenza per l’introduzione di innovazioni aziendali, alla progettazione finanziaria di investimenti anche supportata da strumenti di finanza agevolata, al supporto in materia tributaria e fiscale, nonché alla pianificazione di interventi formativi per la crescita delle risorse umane presenti. La maggior parte dei nostri clienti essendo, appunto, di piccole dimensioni preferiscono avere un unico interlocutore per tutti gli aspetti che riguardano la gestione dell’azienda, in CFP hanno, difatti, trovato il partner adatto a cui rivolgersi.
Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?
Quello della formazione aziendale è un tema a cui le imprese sono ancora poco sensibili, e pertanto le richieste maggiori sono sui corsi dove vi è un obbligo di legge come quelli sul tema della sicurezza, tuttavia negli ultimi anni si assiste ad incremento di richieste personalizzate volte a far acquisire agli allievi competenze specifiche e immediatamente spendibili all’interno dell’azienda, come ad esempio su software in uso o su processi di recente introduzione ecc. Ciò che sta maggiormente cambiando è invece l’approccio alla formazione, si richiede che l’attivazione dei corsi sia celere, che le modalità di erogazione siano integrate (aula – on the job- FAD e autoformazione) e che la durata non sia eccessiva, preferibilmente concentrata in sessioni di una o due giornate. La tendenza è quella di andare verso una pianificazione strutturata in micromoduli e focalizzata sul temi specifici.
Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?
Questa non è una domanda facile, le problematiche sono molteplici e si sono acuite nell’ultimo biennio. La crisi di liquidità investe tutte le imprese, e in questo contesto il settore in cui operiamo, quello dei servizi alle imprese, è quello che risente maggiormente delle difficoltà finanziarie attuali. Tuttavia volendo indicare le problematiche che riscontro maggiormente nel settore della formazione, queste sono riconducibili alla struttura della formazione finanziata. È alquanto ovvio che le imprese vogliono abbattere i costi, e la formazione oggi è ancora vista come un costo più che una opportunità, per cui laddove è possibile i nostri clienti ci richiedono di supportarli nella progettualità di piani da candidare su specifici bandi, per poi riscontrare che gli adempimenti burocratici e i tempi della formazione finanziata gravano sulle stesse come costo aggiuntivo. Questo è uno dei motivi principali per cui per i corsi per i quali vi è un obbligo di legge e per i quali si avverte una necessità immediata, spesso i datori di lavoro preferiscono autofinanziarli, mentre per altre tipologie ad esempio marketing, gestione del personale, informatica ecc, preferiscono percorrere i canali dei finanziamenti, poiché non avvertendo per queste tematiche una necessità immediata, e nonostante i tempi lunghi, preferiscono attendere.
Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?
Negli ultimi anni riscontro una maggiore sensibilità, il timore che si possa verificare un infortunio è abbastanza avvertito, e grazie alla formazione si è più sensibili circa le responsabilità, per cui le misure di sicurezza previste dalla normativa sono adottate nella maggior parte dei casi, spesso più dai datori di lavoro che dai lavoratori stessi ancora poco inclini a riconoscere i rischi effettivi. I datori di lavoro che hanno già una base conoscitiva adeguata sul tema, ne riscontrano l’utilità e spesso chiedono come approfondire alcuni argomenti anche tramite metodologie FAD, altri vedono l’obbligo formativo eccessivo e si limitano a quanto strettamente previsto.
Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?
ANFOS risponde in modo puntuale ai bisogni dei nostri clienti, l’attivazione dei corsi è celere, gli adempimenti burocratici snelli e i costi contenuti. ANFOS si è mostrata partner efficace ed è riconosciuto su tutto il territorio, per cui essere centro ANFOS ci permette, inoltre, di rafforzare la nostra immagine aziendale, centrata come già detto sulla dinamicità e affidabilità.
Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?
Dipende dagli allievi. In alcuni casi la formazione frontale è lo strumento più utile quando la classe è costituita da persone che affrontano per la prima volta tali argomenti, mentre in altri casi, quando c’è una buona base teorica, la metodologia migliore risulta l’attività pratica come simulazioni e role playing, in altri ancora il coaching unitamente alla FAD si è mostrata la metodologia più adatta per coloro che avevano bisogno di aggiornamento.
Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia (Testo Unico 81 del 2008 e decreto legislativo 106/2009)?
Il Testo Unico da una parte ha permesso di avere uno strumento di agevole lettura, racchiudendo e strutturando tutte le norme inerenti la sicurezza, da l’altro impone un onere per lo più omogeneo a tutte le imprese indipendentemente dalla loro dimensione. Poi è molto centrato sull’azienda più che sul lavoratore, il quale nella sua vita lavorativa potrebbe trovarsi a cambiare settore o mansioni con la necessità di frequentare più volte gli stessi corsi, anche in questo caso sarebbe auspicabile che si possa prevedere una sorta di moduli che diano diritto a crediti formativi, in modo che ogni individuo possa arricchirsi con conoscenze ad hoc utili per il ruolo che ricopre o il settore in cui opera, senza la necessità di ripetere gli stessi argomenti.