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Formazione sicurezza sul lavoro, intervista De Vanna, centro ANFOS

ROMA – Continua la rubrica “Dieci domande per un centro ANFOS”, lo spazio con il quale andiamo ad ascoltare impressioni, voci e proposte dii professionisti impegnati nella sicurezza sul lavoro. Abbiamo incontrato questa volta il Geom. Michele De Vanna, titolare della De Vanna Consulenze, con sede a Bari. Una società che al motto “Semplicità per le aziende” fornisce alle imprese servizi di documentazione tecnica sulla sicurezza sul lavoro, formazione, consulenza sugli appalti pubblici, antinfortunistica, certificazioni per il settore agroalimentare e altri.

Dott. De Vanna di cosa si occupa il suo centro di formazione?

Il mio centro, che opera in questo settore da 5 anni, si occupa di consulenza per la sicurezza sul lavoro, formazione, certificazioni ISO 9001 e OHSAS 18000, HACCP, e servizi generici alle imprese.

Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?

Sono disponibili tutti i corsi inerenti la sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro.

Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da parte delle aziende?

Informazione e formazione dei lavoratori, in quanto rese obbligatorie dal D.Lgs. 81/08.

Quali sono le problematiche che maggiormente affronta nella quotidianità. Le maggiori lacune che riscontra.

Poca cultura della sicurezza ed igiene del lavoro, soprattutto in edilizia, settore che prediligo anche perché esperto della sicurezza in cantieristica.

Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?

Il mio centro ha un portfolio clienti di vari settori merceologici e di varie parti d’Italia e una cosa accomuna tutti: la mancanza della cultura per la sicurezza sul lavoro. Interpretata come maggior onere di spesa per l’impresa, e quindi non è vista come cultura.

Credo ci sia bisogno di manovre fiscali che incentivino la divulgazione della sicurezza, che permettano di detrarre fiscalmente  i costi e agire più in profondità. E credo contemporaneamente che fino a quando il datore di lavoro vedrà la formazione per la sicurezza come mero capitolo di spesa per il proprio portafoglio non si potrà fare molto di più.

Perché ha deciso di iscriversi ad ANFOS?

Da sempre la De Vanna consulenze ha cercato di incentrare il proprio core business sulla divulgazione della cultura della sicurezza, fornendo un servizio semplice, tecnicamente e professionalmente valido a costi accessibili per l’impresa, non utilizzando mai una strategia del “terrore” nei confronti del datore di lavoro che può avere nella propria organizzazione piccoli – li chiamo – “buchi normativi”.  Andare incontro alle esigenze del datore di lavoro e della sicurezza, risolvere le stesse esigenze. Credo che ANFOS risponda a queste mie idee.

Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?

Sono un esperto di sicurezza sul lavoro in cantiere e quando svolgo la formazione e informazione mi piace farlo in cantiere appoggiato magari a un ponteggio oppure seduto sul carter di una pala meccanica e attorno a me gli operai e i tecnici. Fornire loro risposte su dubbi che possono avere durante il loro lavoro e osservare contestualmente quanto correttamente esso venga di conseguenza svolto.

Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in Italia (Testo Unico 81 del 2008 e Decreto legislativo 106/2009)?

C’è ancora molto da fare e soprattutto ridurre…le carte da produrre…!

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