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Inps, i dati del Rapporto annuale 2012

ROMA – Presentato ieri a Palazzo Montecitorio a Roma il Rapporto annuale INPS 2012. Il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, alla presenza del vice presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni, e del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giannini, ha presentato al Parlamento i dati relativi alla gestione dei servizi erogati nel 2012, anno in cui, Inps ha incorporato Inpdap ed Enpals.

Sono state pari a 376.896 milioni di euro le entrate nel 2012 a fronte di 385.892 milioni di euro in uscita. I circa 9 milioni di disavanzo sono dovuti alla gestione dei dipendenti pubblici ex Inpdap.

Grazie alla contabilizzazione delle entrate dei due enti incorporati le entrate dell’Inps hanno registrato un aumento del 32,5%. Le sole entrate contributive ammontano a 210.198 milioni, così suddivise:

  • “152.850 milioni per la Gestione privata (150.824 mln nel 2011): +1,34%;
  • 56.177 milioni per la Gestione dipendenti pubblici (58.579 mln nel 2011): -4,1%;
  • 1.171 milioni per la Gestione lavoratori dello spettacolo (1.169 mln nel 2011) +0.17%.”

385.892 milioni le spese sostenute dall’Istituto (+36,3%):

  • 248,3 miliardi le spese per le pensioni;
  • 48 miliardi le prestazioni economiche temporanee;
  • 1,1 miliardi le spese di funzionamento (al netto delle spese per il personale).

Più di 15,9 milioni i cittadini che percepiscono una pensione Inps sia di natura previdenziale che assistenziale. Tra pubbliche e private l’Istituto eroga ogni mese circa 21,1 milioni di pensioni.

L’importo medio mensile delle prestazioni previdenziali Inps è di 881 euro, quello delle pensioni ex Inpdap è di 1.725 euro e quello delle pensioni ex Enpals di 1.175 euro.

Sono circa 18,3 milioni le pensioni Inps in Gestione privata, di cui il 20% prestazioni assistenziali e l’80% pensioni previdenziali. Gli importi medi delle prestazioni differiscono sensibilmente tra le varie tipologie di trattamenti:

  • 1.527 euro mensili per le pensioni di anzianità,
  • 695 euro per le pensioni di vecchiaia;
  • 606 euro per le pensioni di invalidità;
  • 565 euro per le prestazioni ai superstiti.

Il 62% delle prestazioni assistenziali è destinato a donne. Si tratta di circa 849 mila pensioni e assegni sociali per un  importo medio mensile di 433 euro e oltre 2,7 milioni di prestazioni destinate a invalidi civili che in media percepiscono 427 euro mensili.

Sono al di sotto dei 500 euro il 47,2% delle pensioni Inps, fra 500 e 1000 euro il 28,7% il 12,5% entro i 1500 euro e supera i 1500 euro lordi l’11,6% delle pensioni.

Per la Gestione dipendenti pubblici, che comprende magistrati, scuole, forze armate, enti locali, “le pensioni dirette, pari a 2,2 milioni, costituiscono il 77% del totale, con importi medi mensili che variano da 1611 euro per le donne a 2212 euro per gli uomini. Il resto delle prestazioni è costituito da pensioni indirette e reversibili con importi medi mensili di 1137 euro per le donne e 780 euro per gli uomini”.

Nella Gestione dipendenti pubblici sono al di sotto dei 500 euro il 2,8% delle pensioni mensili, fra 500 e 1000 euro il 16,2%, fra i 1000 e i 1500 euro e il 21,5%, entro i 2000 euro il 32,2% importi e oltre i 2000€ il restante 27,3%.

Per la Gestione dei lavoratori dello spettacolo (ex Enpals) il 66% dei trattamenti in
pagamento sono costituiti da pensioni di vecchiaia e anzianità, con importi medi che variano da 1564 euro mensili per gli uomini a 1.141 euro per le donne.

Il 29% sono le pensioni ai superstiti con un importo medio mensile per le donne (che costituiscono il 91% degli assistiti) di 725 euro.

Il 31,3% dei lavoratori dello spettacolo percepisce una pensione inferiore ai 500 euro mensili, il 23,7% importi compresi fra 500 e 1000 euro e il 14,4% importi che
non superano i 1500 euro. Oltre i 1500 euro il 30,6% delle pensioni.

22,7 miliardi di euro la cifra erogata nel 2012 per le prestazioni di sostegno al
Reddito
: Cassa integrazione guadagni (6.2 miliari di euro), indennità di disoccupazione (13,7 miliardi di euro) e mobilità (2,8 miliardi di euro). Circa 3,2 milioni i beneficiari.

Per le prestazioni a sostegno della famiglia e malattia sono stati spesi oltre 10,4 miliardi di euro:

  • 2,9 miliardi per indennità di maternità, 388.878 i beneficiari tra madri e padri, (6,76% in meno rispetto all’anno precedente);
  • 5,5 miliardi di euro per assegni al nucleo familiare;
  • 2 miliardi di euro, di cui 79 milioni per le indennità di donazione sangue,  per le giornate di assenza per malattia.

L’Istituto grazie alla fusione con gli altri enti conta poco più di 32.000 dipendenti che garantiscono circa 35 milioni di prestazioni per 40 milioni di cittadini con un indice di produttività che è aumentato di 4,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Per quanto riguarda la comunicazione tra cittadini e Insp, potenziati i canali di accesso online tramite il sito web e garantita comunque la possibilità di istituire pratiche anche tramite il Contact Center integrato 803164 e gli intermediari autorizzati (Patronati, CAF, Consulenti del lavoro, Associazioni di categoria).

Per approfondire: Rapporto annuale Inps 2012.

Leggi anche: Rapporto annuale 2011.

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