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Codice appalti pubblici e antimafia, accordo ANCI e AVCP

ROMA – Siglato da ANCI, Associazione nazionale comuni italiani e dall’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, AVCP, un protocollo d’intesa che ha per oggetto la corretta applicazione del D.lgs. 163/2006 “Codice degli appalti” e delle nuove disposizioni contenute nel D.lgs. 159/2011 “Codice delle disposizioni antimafia”.

L’intesa ha la finalità di rendere operativo quanto disposto a livello normativo per la prevenzione dai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessioni di lavori pubblici. Obiettivi perseguti con l’istituzione delle SUA, stazioni uniche appaltanti, la cui diffusione mira a “rendere più penetrante l’attività di prevenzione e contrasto ai tentativi di condizionamento della criminalità mafiosa, favorendo al contempo celerità nelle procedure, l’ottimizzazione delle risorse e il rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro” ( leggi anche “Approvata la Stazione unica appaltante” ).

A tal fine le parti si impegnano quindi a collaborare nella predisposizione di linee guida in merito alle modalità di costituzione delle stazioni uniche appaltanti e in merito alla corretta redazione della documentazione di gara e la gestione delle procedure per l’affidamento di lavori, servizi e forniture.

L’accordo prevede inoltre la volontà di entrambe le parti di promuovere intese sulle seguenti attività tematiche:

  • “tracciabilità e semplificazione delle procedure;
  • aspetti legati alla documentazione antimafia;
  • attività di formazione e informazione nei comuni in merito all’oggetto del protocollo;
  • white list delle imprese, procedimento che prevede un processo di accreditamento delle imprese che vogliono partecipare ala gara che consiste nella ricognizione periodica dei suoi dati societari”.

L’accordo sancisce inoltre l’istituzione di un gruppo di lavoro composto da sei membri, tre per ognuna delle due parti, cui sarà affidata la responsabilità della realizzazione del programma delle attività.

Il patto ha la durata di ventiquattro mesi e potrà essere tacitamente rinnovato, salvo disdetta di una delle due parti, ma modificato e integrato solo previa sottoscrizione di accordi integrativi.

Per approfondire: Protocollo d’intesa tra Anci e Autorità di vigilanza sui contratti pubblici.

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