BILBAO – Pubblicate da Eu-Osha le versioni in italiano, francese, spagnolo e polacco della sintesi dello studio Foresight on new and emerging risks associated with nersiow technologies by 2020 – Lavori verdi e sicurezza e salute sul lavoro. Previsione sui rischi nuovi ed emergenti correlati alle nuove tecnologie entro il 2020, diramata dall’Agenzia lo scorso aprile.
Lo sviluppo della green economy e il rispetto di nuovi parametri di tutela ambientale sono uno degli obiettivi prioritari dell’Ue che però oltre a favorire la crescita dell’economia verde ha il ruolo di garantire non solo che le nuove forme di occupazione e le nuove tecnologie siano ecocompatibili ma anche che garantiscano la salute e la sicurezza per i lavoratori.
Lo studio prospettico pubblicato da Eu-Osha valuta lo sviluppo delle tecnologie ecologiche, ipotizza possibili scenari in cui si trasformerà il lavoro e inizia a identificare i rischi nuovi ed emergenti.
Il progetto individua i fattori di cambiamento, cioè quegli aspetti variabili che avranno conseguenze sull’economia del futuro, tra cui gli effetti del cambiamento climatico, la carenza di risorse naturali, le incentivazioni per le attività verdi, la domanda di prodotti verdi, la crescita economica, lo sviluppo di nuove fonti di energia e di tecnologie quali le nano e le biotecnologie.
Quindi analizza le tecnologie che creeranno posti di lavoro verdi entro il 2020 e che potrebbero portare nuovi rischi sul posto di lavoro. Tra questi l’energia eolica, l’edilizia verde, la gestione dei rifiuti e la mobilità sostenibile.
Sono tre gli scenari sviluppati che permettono di ipotizzare possibili conseguenze dei diversi modelli economici:
- lo scenario “Win-Win” caratterizzato da forte crescita economica unita ad altrettanto forti valori ecologici;
- lo scenario “Bonus world”, caratterizzato da forte sviluppo economico ma a scapito dei valori ecologici;
- lo scenario “Deep green”, caratterizzato da una modesta crescita economica e da un forte rispetto dei valori verdi.
L’analisi degli scenari ha messo in luce criticità differenziate nelle diverse prospettive di futuro ma ha anche evidenziato alcune sfide comuni. Tra queste si rileva per esempio una diffusa tendenza a decentralizzare il lavoro, fenomeno che renderà più difficile monitorare le condizioni di salute e sicurezza nelle piccole realtà produttive.
Altra problematica sarà posta dalla necessità di acquisire in tempi molto rapidi nuove conoscenze sia i merito alle tecnologie che ai processi.
Infine non bisogna dimenticare che le nuove tecnologie ripropongono i vecchi rischi in combinazioni nuove e che richiedono specifico addestramento. Per tutti il problema dell’installamento di impianti fotovoltaici che implica l’esposizione al rischio caduta dall’alto combinato con il rischio elettrico.
Per approfondire: i lavori “verdi” sono sicuri?
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