Richiedi un preventivo gratuito

Attività salute e sicurezza sul lavoro, report Regione Lazio 2010

ROMA – Pubblicato dalla Regione Lazio il “Report di sintesi sulle attività di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Regione Lazio. Anno 2010”, report con il quale l’amministrazione regionale ha diramato i dati relativi alle proprie iniziative riguadanti la tutela dei lavoratori, la prevenzione e la formazione, condotte nell’anno appena concluso. Un documento curato dall’ “Area sicurezza nei luoghi di lavoro – Direzione regionale assetto istituzionale, prevenzione e assistenza territoriale” del proprio “Dipartimento sociale direzione regionale assetto istituzionale, prevenzione e assistenza territoriale Area Sicurezza nei luoghi di lavoro – DB 08/11”.

Cinque le macroaree di dato riportate, che riguardano rispettivamente:

  • Attività di vigilanza nei luoghi di lavoro dei Servizi PRESAL delle AUSL;
  • Le attività di vigilanza complessiva dei Servizi Presal delle Ausl per il raggiungimento del LEA;
  • Il Piano regionale della prevenzione anno 2010-2012;
  • Il portale regionale www.laziosaluteesicurezza.it;
  • Le attività finanziate nel 2010 attraverso il Piano Straordinario Regionale di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”.

Partiamo per una breve analisi dal primo punto, dalla prima tematica analizzata dal report. Le attività di vigilanza nei luoghi di lavoro condotte dai servizi Presal delle AUSL territoriali mostrano di aver concentrato le proprie attenzioni in particolare negli ambienti di lavoro edile, in edilizia. 17.579 i cantieri notificati, 5.904 i cantieri ispezionati di cui 2.456 riscontrati con operatività non a norma di legge. Un dato corposo che va a incrociarsi con quello conseguente e totale riguardante le azioni svolte per il monitoraggio di aziende con dipendenti + lavoratori autonomi delle quali 11.660 (8605 edilizia, 406 agricoltura, 4472 altri comparti) sono state segnalate come oggetto di ispezione. Complessivamente sono stati quindi 14.051 i sopralluoghi effettuati (9173 ediliza, 406 agricoltura, 4472 altri comparti) che hanno condotto alla redazione di un numero di verbali pari a 8.074 ( 6978 ediliza, 108 agricoltura, 988 altri comparti). Verbali con quote preponderanti riservate ad azioni di prescrizione (4.544) e segnalazione di violazioni (5.336).

Per nota redazionale, ricordiamo che il Servizio PRESAL è il “Servizio dell’unità operativa complessa del dipartimento prevenzione della Regione Lazio”, che dispone dal 2003 della certificazione ISO 9001-2000, “confermata nel biennio successivo, rinnovata nell’ottobre 2006 e confermata anche nel gennaio 2008”. Un servizio compartecipato Regione Lazio – ASL, che opera opera all’interno di un più ampio Sistema della prevenzione che coinvolge altri soggetti, tra i quali INAIL, ISPESL, Ispettorato del lavoro, e che ha iscritto in sé il compito di:

  • “Individuare, accertare e controllare i fattori di nocività, pericolosità e deterioramento negli ambienti di lavoro, anche attraverso la formulazione di mappe di rischio;
  • determinare (qualitativamente e quantitativamente) e controllare i fattori di rischio di tipo chimico, fisico, biologico ed organizzativo presenti negli ambienti di lavoro;
  • controllare la sicurezza e le caratteristiche ergonomiche e di igiene di ambienti, macchine, impianti e postazioni di lavoro;
  • effettuare la sorveglianza epidemiologica e costruire il sistema informativo sui rischi e danni da lavoro;
  • indicare le misure idonee all’eliminazione dei fattori di rischio ed al risanamento degli ambienti di lavoro;
  • verificare la compatibilità dei progetti di insediamento industriale e di attività lavorative in genere con le esigenze di tutela della salute dei lavoratori;
  • attuare i compiti di vigilanza relativi alle aziende a rischio di incidente rilevante;
  • controllare la salute di minori e adolescenti ed informarli in relazione alla loro collocazione al lavoro;
  • valutare la idoneità al lavoro specifico nei casi previsti dalla legge;
  • elaborare e condurre programmi di ricerca per il miglioramento delle condizioni di salute e di igiene e sicurezza del lavoro;
  • effettuare indagini nei casi di infortunio o malattia professionale;
  • controllare l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti in ambiente di lavoro finalizzato alla tutela della salute dei lavoratori;
  • informare e formare l’utenza in materia di igiene, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
  • tutelare la salute delle lavoratrici madri.

Continuiamo con il dato. Ancora il servizio PREASL ha poi condotto indagini relative alle attività di igiene industriale con 323 misurazioni effettuate; portato a termine inchieste relative a infortuni sul lavoro in numero di 740 casi tra i quali ha riscontrato 213 violazioni correlate all’evento; attivato 355 inchieste per malattie professionali accertando 40 casi di violazione e responsabilità; raccolto 901 pareri.

Per quanto riguarda ancora l’attività sanitaria, 293 le visite effettuate dal Servizio PSAL (ASL – PSAL Informazione e assistenza rischi lavorativi e igiene sul lavoro ndr) per apprendisti e minori, 2597 “su propria iniziativa o su richiesta”; 1607 invece le aziende in cui è stato controllato il protocollo di sorveglianza sanitaria e/o le cartelle sanitarie.

E infine, nei riguardi dell’attività informativa e formativa destinata a enti, lavoratori e aziende condotta dalla Regione Lazio: 2.997 le ore di formazione erogate, spalmate in 292 interventi di informazione/comunicazione; 372 tra seminari, incontri, dibattiti.

Le percentuali finali quindi, con le quali il report sintetizza la propria azione conclusa nell’anno 2010 per le “Attività di vigilanza nei luoghi di lavoro dei Servizi Presal delle Ausl” sono:

  • 34.60% di cantieri ispezionati/cantieri notificati;
  • 41.79% % di cantieri non a norma/cantieri ispezionati;
  • 14.208  il numero complessivo di sopralluoghi (edilizia e altri comparti);
  • 37,19% aziende ispezionate( edilizia e altri comparti);
  • 37,76% verbali in edilizia/aziende edili ispezionate.

Procediamo in avanti, con il secondo punto del report: “attività di vigilanza complessiva dei Servizi Presal delle Ausl per il raggiungimento del LEA“. Per LEA si ricordano intendere i “Livelli essenziali di assistenza” che gli enti territoriali si impegnano a garantire ai propri cittadini, sanciti dall’accordo tra Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano.

12.332 le aziende sottoposte a vigilanza dalla Regione Lazio in prospettiva LEA,  1.772 in più rispetto alla programmazione prevista. Un numero che copre una percantuale pari al  5,84% delle aziendecomplessive assegnate all’amministrazione e per le quali annualmente pianificare una revisione che anno dopo anno, a gruppi, conduca al controllo della totalità.

Terzo punto. “Il piano regionale della prevenzione 2010 -2012”, il documento programmatico con il quale la Regione Lazio ha inteso pianificare “linee d’intervento, rivolte alle fasce di popolazione maggiormente a rischio, che dovranno essere attuate su tutto il territorio regionale e di cui alcune sono prioritarie, come la promozione di corretti stili di vita (alimentazione, attività motoria, lotta al fumo, alcool e droga), prevenzione neonatale delle malattie metaboliche ereditarie (malattie rare), intolleranze alimentari (celiachia), prevenzione dei tumori femminili e del colon retto e disabilità derivante da malattie reumatologiche”. Un documento programmatico deliberato e approvato con delibera regionale DGR 613/2010.

Le attività formative, educative, svolte in ottemperanza della pianificazione regionale riguardante il piano di prevenzione per il 2010 e riguardanti il mondo del lavoro e la sua sicurezza sono state:

  • Siamo sicuri che si può lavorare sicuri” –riduzione degli infortuni in edilizia e agricoltura;
  • “È possibile rendere sicure le sostanze pericolose” – per l’esposizione dei lavoratori a sostanze nocive;
  • “Promozione del rispetto del divieto di assunzione di bevande alcoliche sul lavoro”;
  • “Promozione all’interno di aziende pubbliche e private di modelli d’intervento atti ad eliminare l’esposizione al fumo passivo e favorire la disassuefazione dell’abitudine al fumo”.

Attività condotte e promosse dalla Regione Lazio anche grazie all’ausilio del portale www.laziosicurezza.it dedicato alla sicurezza sul lavoro e all’informazione dei lavoratori, di cui l’amministrazione ha diramato dati e informazioni relative al modus operandi e alla linea editoriale perseguita nell’ultimo e concluso anno.

Quarto punto. 47 le notizie pubblicate dal portale www.laziosicurezza.it, corredate da materiali e documenti in download, con 38 comunicazioni riguardanti eventi, convegni, seminari. Sono state inaugurate di recente le nuove e operative sezioni dedicate al “COR Lazio” (attività di sorveglianza dei mesoteliomi maligni (MM) ndr); “Bandi e avvisi pubblici”; “Gas tossici” ed è stata resa disponibile la “Mappa aggiornata dei Servizi Presal”.

18.974 visite registrate nel 2010 per un numero complessivo di pagina visitate arrivato alla somma di 84.373.

Infine, quinto punto e ultime ma non ultime informazioni consegnate al pubblico dal report regionale, sono quelle riguardanti le attività finanziate nel 2010 da programmi previsti dal “Piano straordinario regionale di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”. La Regione Lazio comunica di avere stanziato in ondi regionali destinati alle ASL territoriali una somma pari a 3.660.000 euro. Una cifra che annovera tra le proprie porzioni maggiori quelle destinate al:

  • Potenziamento dei Spresal in termini di personale, strumentazioni e software (2.040.000 euro);
  • Funzionamento organismi provinciali (600.000 euro);
  • Prevenzione verso lavoratori esposti ad agenti cancerogeni (250.000 euro).

E ancora:

  • Iniziative di formazione sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro negli istituti scolastici (210.000 euro);
  • corsi di formazione per gli operatori SPRESAL (200.000 euro);
  • iniziative regionali per la promozione della salute nei luoghi di lavoro (180.000 euro);
  • centro di riferimento regionale promozione della salute nei luoghi di lavoro (ASL RMG) (180.000 euro).

Per approndire:
Il Report di sintesi sulle attività di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Anno 2010 pubblicato sul sito Laziosaluteesicurezza.

Ti potrebbe interessare

Contenuti sponsorizzati
    Condividi questo articolo